ROMA. «Un’ulteriore stretta di bilancio sarebbe necessaria nel 2014 per restare nel percorso di riduzione del debito già tracciato». Lo scrive l’Ocse nell’ultimo Economic outlook, nel caso in cui le stime sulla crescita dovessero peggiorare. L’organizzazione di Parigi, infatti, è più pessimista di Roma nelle previsioni e taglia le stime del pil nel 2012 e nel 2013. L’Ocse prevede una contrazione rispettivamente del 2,2% e dell’1%, contro il -1,7% e -0,4% nel maggio scorso. Una crescita debole, secondo il rapporto, metterà ulteriore pressione negativa su occupazione, salari e prezzi.
BANKITALIA: REDDITI IN CALO . «Per le famiglie italiane siamo al quinto anno di riduzione del reddito reale, che dal 2008 al 2011 era già sceso del 5 per cento. Quest’anno se ne profila una diminuzione anche più marcata di quella, del 2,5 per cento, avutasi in occasione della recessione del 2009». Così il vice direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, intervenendo a un convegno Abi-Assofin. «Le famiglie, pertanto- aggiunge-, ridimensionano o rinviano l’acquisto di abitazioni e di beni di consumo dure-voli; riducono di conseguenza la loro domanda di finanziamenti alle banche. Queste, dal canto loro, subiscono da oltre un anno le ripercussioni della crisi del debito sovrano, che si riflette in una rarefazione della raccolta all’ingrosso di fondi e in un aumento del suo costo. Le banche sono indotte a contenere la dinamica del credito offerto; la valutazione della clientela si fa più selettiva, al fine di ridurre la rischiosità dei prestiti».

di Davide Domella

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