di Luisa Corso
PALERMO. Il tour di Greenpeace contro le trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia contagia ed entusiasma due siciliani doc: Salvo Ficarra e Valentino Picone. Anime della comicità siciliana, i due artisti si schierano dalla parte dell’associazione e lanciano un accorato ma altrettanto divertente appello per spiegare ai siciliani, a modo loro, che «U mari nun si spirtusa». «Abbiamo deciso di sostenere questa campagna perché le trivelle nel nostro mare non sono altro che un “buco nell’acqua” – spiegano Ficarra e Picone – e perché siamo sicuri che questa è una battaglia che noi siciliani possiamo e riusciremo a vincere insieme a Greenpeace». Il tour degli attivisti di Greenpeace e della loro barca a vela toccherà le più importanti città della costa meridionale e orientale dell’isola. Tra queste, Trapani, Agrigento, Noto e Catania – per raccogliere l’adesione dei sindaci siciliani e sensibilizzare la popolazione affinché il Ministro dell’Ambiente prenda l’unica decisione possibile per tutelare il mare nostrum: fermare i piani di esplorazioni petrolifere.

«U MARI NU SI SPURTUSA» – In pochi giorni di attività, e dopo solo due delle undici tappe in programma – Palermo e Trapani – il tour «U mari non si spirtusa» ha convinto 19 comuni siciliani ad aderire all’appello. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e l’assessore all’Ambiente della regione Sicilia hanno inoltre invitato tutti i Sindaci della Regione ad aderire. «I rischi creati dalle perforazioni off-shore sono inaccettabili per la biodiversità, l’economia e per il benessere delle comunità che vivono sulla costa – afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. – Anche i testimonial Ficarra e Picone pensano che  non possiamo permetterci un secondo “Golfo del Messico” nel cuore del Mediterraneo e per questo, insieme a noi, hanno deciso di lanciare un appello per conservare il mare di Sicilia e renderlo un ecosistema marino pulito, sano e produttivo». Tutti i cittadini possono seguire online sul sito www.notrivelletour.org e sottoscrivere l’appello al ministro dell’Ambiente.

PER SAPERNE DI PIU’
Il sito notrivelletour 

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