ROMA. Una campagna per diffondere la cultura della procreazione libera e responsabile e per migliorare il livello di informazionee consapevolezza. Un mese di consulenza e distribuzione della contraccezione di emergenza,( pillola del giorno dopo), a costo zero. E’ l’iniziativa promossa dall’ Associazione Italiana per l’Educazione Demografica di Roma (Aied), che fino all’11 marzo 2013, apre le porte dei suoi tre consultori romani, a tutte le donne in difficoltà.
Aiutare concretamente, prevenendo gravidanze indesiderate e aborti clandestini, è l’impegno dei tanti ginecologi che hanno aderito
al progetto mettendo a disposizione di chiunque ne abbia bisogno sostegno, soccorso e professionalità.
“La contraccezione d’emergenza, ( Ce) facilmente reperibile senza ricetta medica in quasi tutti i Paesi della Comunità Europea, in
alcuni addirittura nei supermercati, incontra in Italia notevoli restrizioni e resistenze. Sono numerosi- spiega l’Aied- i medici
che si rifiutano di prescriverla e i farmacisti di consegnarla dichiarandosi “obiettori di coscienza”. A Roma, in particolare, la
situazione diventa sempre più grave, e colpisce in maniera più pesante le adolescenti, costrette a ricorrere ad un’interruzione di
gravidanza, spesso clandestinamente. Fenomeno questo, che costituisce non solo una piaga sociale, ma una vera e propria vergogna
per il nostro Paese “.
CHE COS’E’ – Con il termine “contraccezione d’emergenza” ci si riferisce a una metodica contraccettiva alla quale le donne possono
far ricorso entro i primissimi giorni successivi – 72 ore- a un rapporto non protetto. Nel 1995 la pillola, basata sul principio
attivo del Levonorgestrel, che non va confusa con il farmaco per l’interruzione volontaria della gravidanza, noto come RU-486, è
stata inserita dall’OMS nella lista dei farmaci essenziali.
In Italia, è indispensabile, per l’acquisto, una prescrizione medica nominale e non ripetibile. In altri paesi, ( Stati Uniti,
Albania, Francia (rilasciati gratuitamente agli universitari), Inghilterra, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi,
Norvegia, Portogallo, Svezia e Svizzera) invece, è disponibile come un comune farmaco da banco. Possono prescriverla: medici di
base, ginecologi, consultori ,strutture ospedaliere, servizi di continuità assistenziale, pronto soccorso. Nel caso di negata
somministrazione della contraccezione d’emergenza, consegue il dovere da parte degli addetti, di fornire le informazioni
necessarie affinché la donna possa ottenere la prescrizione o il farmaco da personale non obiettore, nei tempi utili previsti.Non
esiste, nel nostro Paese, ad oggi, una normativa ad hoc, relativa alla prescrizione della contraccezione d’emergenza ma,
riferimenti ad essa possono riscontrarsi nella legge sulla istituzione dei consultori familiari (legge 405 del 29 luglio 1975) e
nella legge che regolamenta la tutela sociale della maternità e l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194 del 22 maggio
1978).
di Carmela Cassese