teatroNAPOLI- «Abbiamo portato sul video le nostre storie, l’attività teatrale all’Accademia della Sanità, la realtà dell’associazione “Sott’ o ponte” e il provino all’Accademia Silvio D’Amico di Roma. Vogliamo dimostrare che con l’arte e la conoscenza si può vincere nella vita». Ciro Vigoriti, 20 anni e Carlo Geltrude, di 22 sono tra i protagonisti di “D’altro canto”, l’innovativo progetto di comunicazione sociale realizzato dall’associazione “Storie in Movimento” presentato alla Sala Giunta del Comune di Napoli. Si tratta di un documentario itinerante che sarà diffuso nelle scuole medie inferiori e superiori di Napoli allo scopo di creare relazioni tra quartieri diversi della città. AMANTI DEL TEATRO- Protagonisti del cortometraggio sono ragazzi nati e vissuti al Rione Sanità. Tra questi Ciro e Carlo che, pur provenendo da un cosiddetto quartiere difficile, sono cresciuti coltivando la passione per il teatro.«Abbiamo raccontato – spiegano – l’attività che svolgiamo con Vincenzo Pirozzi, Annalisa Corporente e Massimo Del Prete all’Accademia della Sanità, storica sede dell’associazione Sott’ o ponte. È lì che impariamo la dizione, la recitazione, la danza e tanto altro. Loro sono i nostri maestri e ci hanno insegnato sin da piccoli ad amare la cultura e l’arte. Anche se viviamo in un rione a rischio, dove però ci sono tante risorse per noi giovani».
PICCOLI DESIDERI- I giovanissimi attori rivelano sullo schermo, tra i tanti desideri, quello di interpretare un giorno un film d’amore e «non ruoli da camorrista o da guappo». La speranza traspare anche dalle parole di Enzo Porzio, che gestisce le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso con la cooperativa La Paranza o di Francesco che, dopo l’apprendistato con Riccardo Dalisi, ha aperto una bottega di design e lavorazione di materiali poveri con la sua “ditta” Iron Angels. Infine, i minori dell’orchestra Sanitaensemble, composta da 46 elementi tra i 6 e i 17 anni sul modello di quelle del Sistema Abreu venezuelano. «Il nostro obiettivo – spiega Ilaria Stefanini, presidente di “Storie in Movimento” – è svelare con questo documentario un luogo dimenticato di Napoli, raccontandone il dinamismo e la bellezza al di là dei luoghi comuni e dei pregiudizi». Le fa eco don Antonio Loffredo, parroco della basilica di Santa Maria della Sanità, che sta per pubblicare un libro con Mondadori proprio sul rione Sanità: «Basta parlare sempre dei lati negativi della Sanità. Mettiamo piuttosto in luce le innumerevoli realtà dell’associazionismo che operano per il bene comune in silenzio, senza fare clamore». Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato gli assessori all’Istruzione e alle Politiche giovanili del Comune Annamaria Palmieri e Alessandra Clemente.

di Giuliana Covella

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