ROMA. La crisi toglie manghi, avocadi e guaiave dalle tavole degli italiani. Crollano dell’11% gli acquisti di frutta esotica in quantità mentre crescono quelli di prodotti ortofrutticoli nazionali magari a chilometri zero come prugne (+14%) pesche nettarine (+13%), angurie (+6%) e fragole (+3%). E’ quanto emerge da uno studio elaborato dalla Coldiretti.
I NUMERI. Le importazioni in quantità di datteri, fichi, ananassi, avocadi, guaiave e manghi si sono ridotte del 25% ma- sottolinea l’associazione agricola- anche quelle di banane sono scese del 6% nei primi sei mesi dell’anno.  Una scelta che fa bene alle tasche, alla salute e all’ambiente, perche’ riduce gli sprechi di petrolio e le emissioni inquinanti provocate dall’importazione dei cibi dall’estero. La maggiore sensibilita’ ambientale dei cittadini sugli effetti dei cibi acquistati ha spinto la nascita e lo sviluppo della piu’ estesa rete di vendita a chilometri zero dal produttore al consumatore sul territorio, che puo’ oggi contare su 1.105 mercati degli agricoltori, 5.616 aziende agricole, 877 agriturismi e 178 botteghe, per un totale di 6.899 punti vendita di campagna Amica, ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani.
PER SAPERNE DI PIU’
Campagna Amica

di Francesco Gravetti

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