ROMA. «La temperatura media globale sulla terra nel mese di giugno è stata la piu’ elevata mai registrata con un valore di ben 1,07 gradi celsius superiore alla media». E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che conferma i cambiamenti climatici in atto. «L’anomalia – sottolinea la Coldiretti è evidente anche in Italia dove il mese di giugno si è classificato al terzo posto tra i più caldi da 210 anni  facendo registrare un’anomalia di 2,57 gradi in piu’ rispetto alla media, secondo Isac Cnr». Gli effetti del clima bollente si sono fatti sentire sui raccolti mondiali con il caldo e la siccità che, insieme all’Italia e all’Europa, ha colpito soprattutto la “Corn Belt” nel Midwest degli Stati Uniti mentre un taglio alle produzioni è previsto anche in Russia ed in Ucraina.
IL PROBLEMA INCENDI. «Il moltiplicarsi degli incendi in Italia – rileva la Coldiretti – è stato l’altro effetto delle alte temperature combinato con il 71%  di precipitazioni in meno rispetto alla media che classifica il mese di giugno al quarto posto tra i più secchi degli ultimi due secoli secondo Isac Cnr». Secondo il Corpo Forestale dello Stato Dal 1 gennaio al 30 giugno 2012 si sono registrati circa 2.500 incendi con un aumento del 76% rispetto allo scorso anno ed è praticamente raddoppiata la superficie di bosco andata in fumo (+94 per cento) per un totale di circa 6800 ettari colpiti ai quali si aggiungono altri 3200 ettari di non boscata. La situazione non sembra migliorare di molto nel mese di luglio in cui nella prima decade è caduta dell’83 per cento di pioggia in meno, mentre la temperatura massima nella penisola è stata superiore di ben 2,6 gradi centigradi rispetto alla media del trentennio di riferimento 1971-2000, secondo l’Ucea.

di Sofia Curcio

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