NAPOLI. Trecentotrentaquattro palloncini bianchi, uno per ogni vittima, affinché non venga mai dimenticata. Un filo invisibile ha unito, questa mattina, Napoli e Beslan, la cittadina russa dove, esattamente otto anni fa, 334 persone persero la vita in una strage ad opera di un gruppo di fondamentalisti islamici e separatisti ceceni. I 32 terroristi occuparono una scuola per tre giorni, sequestrando 1127 persone tra adulti e bambini. Il terzo giorno, in una controversa operazione, la polizia fece irruzione nella scuola. Il bilancio finale è di 31 sequestratori uccisi (uno catturato vivo), 11 soldati uccisi e 331 vittime civili (altre tre morirono in seguito per le ferite riportate). Tra le vittime, anche 186 bambini.
L’EVENTO. Alle 11.04 di questa mattina (corrispondenti alle 13.04 di Beslan, ora del massacro) piazza del Plebiscito è stata teatro del flash mob “BeslaNapoli”, organizzato dagli artisti napoletani Ferdinando Maddaloni e Carmen Femiano. All’evento hanno partecipato, oltre ai cittadini, rappresentati di associazioni ed autorità locali. Oltre al lancio dei palloncini, sono stati realizzati dei videomessaggi da portare a Beslan. L’evento rientra nel progetto “Una videoteca per Beslan”, che prevede anche raccolte fondi per donare dvd di cartoni animati ai bambini, ma anche per contribuire alla ricostruzione del Museo della Storia all’interno della nuova scuola n. 1 di Beslan. “Tutto è partito nel 2009, – spiega Maddaloni, – dopo un colloquio con gli psicologi russi da cui è emerso il problema dei sopravvissuti: tutti avevano perso un parente e sono cresciuti con l’idea di vendicarsi. Ecco perché intendiamo ridonare loro il sorriso e far rinascere la speranza”. E’ già pronta, spiegano infine gli organizzatori, la richiesta da inoltrare al sindaco De Magistris di intitolare un giardino pubblico per l’infanzia agli “Angeli di Beslan”, già individuato nell’area verde di via delle Repubbliche Marinare, quartiere Barra.

di Nico Falco

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