ROMA. Sono i minori a pagare il prezzo più alto nei conflitti. Gaza e Siria preoccupano l’Unicef che ha denunciato l’uccisione di bambini e donne, i cui corpi sono stati ritrovati nella città di Homs. I bambini sono tra le vittime trovate nel quartiere di Karm el-Zeytoun: alcuni corpi erano stati sgozzati, altri hanno portato segni di torture. «È difficile venire a patti con una tale ferocia soprattutto quando sono i bambini a pagare il prezzo più alto per eventi su cui non hanno alcun controllo», ha dichiarato il direttore regionale dell’Unicef Maria Calivis. «Chiediamo con urgenza a tutte le parti coinvolte in questa crisi – continua – di non venire meno alla loro responsabilità di salvaguardare i bambini».
GAZA – L’Unicef ha espresso grande preoccupazione per la situazione nella Striscia di Gaza. Un ragazzo palestinese di 15 anni è stato ucciso e altri quattro bambini sono stati feriti in un’esplosione nella Striscia di Gaza. La settimana scorsa, un dodicenne palestinese è stato ucciso a seguito di un attacco aereo su Gaza. Finora quattordici bambini palestinesi – di età compresa tra uno e diciassette anni –  sono rimasti feriti durante gli attacchi aerei. In Israele, un razzo ha colpito una scuola in quel momento vuota. Le lezioni sono state annullate nel sud del paese, con problemi per oltre 200.000 studenti israeliani. «Deve essere fatto tutto per proteggere la sicurezza e la vita dei bambini innocenti – ha detto Jean Gough, rappresentante speciale dell’Unicef nel Territorio Palestinese Occupato – Chiediamo a tutte le parti di fare il possibile per proteggere i bambini e per mettere fine alla violenza». Nel 2011 venti bambini palestinesi e cinque bambini israeliani sono stati uccisi a seguito di incidenti legati al conflitto, altro dato allarmante riguarda i feriti: 448 bambini palestinesi e due bambini israeliani hanno riportato danni
www.unicef.it (MINORI: il sito dell’Unicef)

di Stefania Melucci

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