FIRENZE. E’ venuta a mancare, all’età di 89 anni, Maria Eletta Martini, “madre” del volontariato italiano. La sua ultima apparizione pubblica risale al marzo 2007, nel corso della conferenza regionale del volontariato toscano che il Cnv – da lei fondato insieme a Giuseppe Bicocchi nel 1984 e di cui è stata presidente fino al 2008, assumendo dal 2009 la carica di presidente onorario – organizzò in collaborazione con la regione Toscana.
ICONA DEL VOLONTARIATO.Oltre ad aver contribuito alla genesi della legge 266 del 1991, organizzando a Lucca con il Centro Nazionale per il Volontariato i primi convegni nazionali, Maria Eletta Martini, a lungo parlamentare Dc, fu anche “staffetta partigiana” nella seconda Guerra mondiale. Dal 1978 al 1983 fu anche vicepresidente della Camera dei deputati sotto le presidenze di Pietro Ingrao e di Nilde Iotti. Membro e dirigente delle organizzazioni giovanili cattoliche, dal 1951 al 1963 prima e dal 1990 al 1993 poi, è stata consigliere comunale a Lucca. Nel corso della sua lunga carriera ha lavorato per le commissioni lavoro, giustizia, antimafia e sanità (di cui è stata presidente). Ma anche per servizi segreti, per gli esteri e gli affari europei. Vicepresidente nazionale del Centro Italiano Femminile, si era interessata alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle fasce di emarginazione sociale. Fra le altre cose è stata relatore delle leggi sull’aborto e il divorzio, ha portato a conclusione la legge istitutiva del servizio sanitario nazionale e si è impegnata nelle leggi sull’adozione e l’obiezione di coscienza. E stata inoltre relatore della legge per la cooperazione ai paesi in via di sviluppo e delle normative Stato-Chiesa. I funerali si terranno oggi alle 15 nella chiesa di San Marco a Lucca.

di Sofia Curcio

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