PALERMO. Promuovere il consumo dell’acqua di rubinetto, piu’ economica e rispettosa nei confronti dell’ambiente. E’ lo scopo della campagna ‘Acqua di casa mia’, portata avanti da Ipercoop Sicilia, Amap e Ascc (associazione siciliana consumo consapevole) e presentata a Palermo. «In Italia vengono prodotti 12 miliardi di litri di acque imbottigliate, con l’utilizzo di oltre 350.000 tonnellate di plastica per imbottigliarla e l’emissione di quasi un milione di tonnellate di anidride carbonica – ha detto Lucio Rossetto, amministratore delegato di Ipercoop – Il costo dell’acqua in bottiglia e’ di circa 0,70-0,75 euro a unita’”.
PRIMI IN EUROPA. La media italiana di consumo e’ molto alta: «gli italiani bevono circa 195 litri a testa all’anno di acqua minerale, attestandosi come primi in Europa e terzi nel mondo, subito dopo Emirati Arabi e Messico; le bottiglie, prevalentemente trasportate su gomma su e giu’ per lo Stivale, arrivano alla tavola grazie a circa 480.000 tir che messi uno accanto all’altro formano una fila di 8000 chilometri, un viaggio andata e ritorno Roma-Mosca. Se si considera poi il totale dell’acqua consumata per mangiare, lavare, far funzionare siti produttivi e agricoli, si scopre che ogni italiano usa al giorno 237 litri d’acqua (contro i 425 degli statunitensi, i 150 dei francesi e 10 di un abitante del Madagascar ). «La nostra comunque non e’ una campagna ‘contro’ il consumo dell’acqua in bottiglia – spiega Giovanni Pagano, responsabile per le politiche sociali dell’Ascc – ma ha l’obiettivo di dare tutti gli elementi necessari per fare scelte consapevoli. L’ambiente è una risorsa non illimitata, senza dimenticare gli effetti che una scelta o l’altra possono generare sui bilanci familiari. Inoltre il difficile momento di crisi economica che la nostra società sta attraversando può rappresentare una opportunità per ripensare i consumi in una direzione maggiormente sostenibile». «L’imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km producono emissioni almeno pari a 10 kg di anidride carbonica – ha dichiarato Vincenzo Costantino, presidente della societa’ Amap – Se invece si sceglie l’acqua di rubinetto per ogni 100 litri erogati si emettono circa 0,04 kg, con un rapporto di 1 a 250. Un’alternativa possibile e’ quella di scegliere acque minerali vicine, così da limitare il trasporto su gomma; sulle nostre autostrade viaggia ancora l’82% dell’acqua minerale».

di Antonella Lombardi

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