Locandina bannerNAPOLI – Arriva a Napoli, dal 16 al 19 ottobre 2014, il Festival nazionale del Teatro dell’Oppresso, uno strumento di azione per una evoluzione che vada nella direzione di una maggiore giustizia ed equità sociale. Il Teatro dell’Oppresso (Tdo) è un metodo teatrale elaborato da Augusto Boal negli anni ’60. Inizialmente praticato solo in Brasile, si è poi diffuso rapidamente in tutto il mondo come uno degli strumenti più efficaci per lo sviluppo sociale partecipato, perché è un metodo non dogmatico né coercitivo, pone domande più che dare risposte, è rispettoso di tutte le culture e le differenze tra gli individui e i gruppi.

Il Festival è gestito dal gruppo TdO Napoli e Dintorni, che si propone di diffondere a Napoli, un territorio dove numerose sono le situazioni di malessere, disagio e conflitto che generano “oppressioni”, le tecniche del Teatro dell’Oppresso come strumento grazie al quale sperimentare nuove azioni e contribuire alla costruzione di una reale e concreta cittadinanza attiva.
Il Festival, dunque, diventa un’opportunità nazionale per confrontarsi sui tanti modi possibili di fare TdO e sulla forza di usare questo strumento per attivare una coscienza civile e sociale. Sarà un momento di riflessione, incontro ed ascolto tra tutti coloro i quali nelle loro pratiche quotidiane, nelle loro professioni, nei loro impegni sociali, politici, educativi e/o semplicemente di studio, si ispirano agli ideali ed alla “pratica” del teatro dell’oppresso di Augusto Boal.
Sulla pagina facebook TdO Napoli e Dintorni è possibile consultare il programma completo
https://www.facebook.com/groups/tdonapoliedintorni/?fref=ts

di Francesco Gravetti

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