Connettiti con noi

News

Wwf Italia contro l’estrazione petrolifera nel canale di Sicilia

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

sicilia_petrolio_wwfROMA- E’ online la campagna ”Sicilia, il petrolio mi sta stretto” per protestare contro l’allestimento di trivelle nel canale che divide la Sicilia dal continente africano. La campagna, ideata da Wwf Italia per proteggere l’ecosistema siciliano, ha un duplice obiettivo: fermare le trivellazioni nelle acque e trasformare, attraverso una petizione, Pantelleria, unica isola siciliana non protetta, in un parco. «Le compagnie Eni ed Edison – si legge in una nota diffusa dall’organizzazione ambientalista-  hanno presentato una richiesta formale al Governo per avviare nuove campagne di ricerche di idrocarburi in quelle zone». Secondo il Wwf la costruzione di nuovi impianti petroliferi sarebbe non solo dannoso per l’ambiente, ma anche pressoché inutile poiché il petrolio “italiano” non sarebbe considerato di alta qualità e quindi l’estrazione non comporterebbe una consistente differenza nel bilancio dell’economia italiana.
LE RAGIONI DELLA CAMPAGNA. Sono molteplici i motivi per cui il Wwf si oppone alle trivellazioni nel canale lungo 113 chilometri. In primis le piattaforme potrebbero inquinare le acque, che ospitano una flora e una fauna per lo più uniche nel mondo poiché il clima che caratterizza quei luoghi è molto particolare, tanto da poter considerare il Canale un “museo all’acqua aperta”. Le piattaforme , inoltre, sarebbero degli ostacoli anche per le navi che attraversano le acque siciliane, tra l’altro molto trafficate. Secondo i dati di wwf Italia il 15% del traffico marittimo globale passa per il Canale di Sicilia: secondo le stime, mediamente, 200mila navi commerciali attraversano il Mediterraneo dirette verso i 300 porti del bacino, valori destinati a crescere di tre o quattro volte nei prossimi 20 anni. Il canale è anche attraversato con mezzi di fortuna o traghettati da sfrontati scafisti, disperati di ogni etnia, colore ed età, in cerca di fortuna. Negli anni 2010-2011, soprattutto in relazione all’instabilità politica nel Nord Africa, il numero di sbarchi si è attestato attorno alle 50 mila persone. A risentirne sicuramente delle trivelle sarebbe il turismo, una delle fonti più importanti dell’economia siciliana. Ci si trova quindi di fronte a un bivio: il turismo, che permette all’economia di crescere senza però devastare l’ambiente, o l’estrazione petrolifera, che sarebbe fonte di guadagno ma a discapito della natura.
L’APPELLO DI WWF ITALIA. «Tutti i Paesi hanno il diritto allo sviluppo economico, Italia compresa, ma è necessario che tutti oggi investano in energie pulite e rinnovabili per limitare il cambiamento climatico e per ridurre i rischi per la biodiversità del Mediterraneo. L’Italia deve investire in energia rinnovabile e in efficienza energetica, in natura e bellezza, non puntare sui combustibili fossili. Per questo non bisogna concedere alle compagnie petrolifere di ricercare con metodi dannosi ed invasivi i giacimenti petroliferi sottomarini, nonché di estrarre petrolio in prossimità di gioielli unici al mondo come l’Isola di Pantelleria, o la stessa Sicilia. Vogliamo un futuro in cui gli esseri umani possano vivere in armonia con la Natura. Vogliamo un mare che non sia costellato da piattaforme per l’estrazione degli idrocarburi».

di Norma Gaetani

 

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti

medolla 1 anno fa

TARTARUGHE MARINE: I COMUNI COSTIERI E LE AREE PROTETTE SI MOBILITANO PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ

medolla 1 anno fa

ESTATE SICILIANA: NEI LIDI ACCESSIBILI YOGA INCLUSIVO E COLLOCAMENTO MIRATO PER PERSONE CON DISABILITÀ

medolla 4 anni fa

Biodiversità in Costituzione, Slow Food: «Non dimentichiamoci di tutelare anche quella domestica»

Comunicare Il Sociale 10 anni fa

Greenpeace protesta pacifica contro le trivellazioni:«Un favore alle lobby del petrolio» / VIDEO

Dall'autore

medolla 16 ore fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

medolla 17 ore fa

Terreno agricolo diventa piantagione di marijuana, l’intervento della Polizia

medolla 5 giorni fa

Autonomia delle persone con disabilità, open day di “Andare Oltre”

medolla 5 giorni fa

Famiglie Sma: la nostra rivoluzione è il presente da vivere

Agenda

medolla 16 ore fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 22 ore fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 4 giorni fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

medolla 6 giorni fa

L’Agenda 2030 raccontata, con opere d’arte urbana, sui muri di New York

Salta al contenuto