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La storia incanta. “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese” è un successo

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Il cantastorie, i falconieri, la musica medievale, i duelli a fil di spada, gli archibugieri, l’incendio di Borgo Terravecchia, gli amori e la congiura sul palcoscenico.
Il 24 maggio, 12 luglio e 14 settembre scorsi, la città di Sarno ha vissuto un’esperienza culturale unica e immersiva con l’evento “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese”, un percorso a tappe che ha unito visioni di passato, presente e futuro, mescolando amori, conflitti, passioni e scontri.
Alla base, un accurato e costante lavoro di ricerca ed approfondimento, studio ed arte che ha dato vita ad evento di grande valore storico, nonché di valorizzazione della memoria e del territorio, promosso da associazioni del territorio col patrocinio del Comune di Sarno e della Sarno Servizi Integrati.
La magistrale direzione artistica dell’ingegnere Ennio Molisse, ha dato le linee di progettazione, cura e gestione di una manifestazione dalle profonde radici storiche fissate nell’epoca aragonese: uno dei periodi più floridi della storia di Sarno.
Ciascun appuntamento ha fatto registrare un grande successo di pubblico e visitatori.
La prima tappa, “Memorie di un Cantastorie”, ha raccontato in uno stile coinvolgente storia e leggende, con musica e narrazione nei Giardini di Villa Lanzara. Tutto in una ambientazione quattrocentesca, con la ricostruzione di un campo militare, botteghe artigiane e stand gastronomici, animati da dimostrazioni militari, falconieri, giullari. La seconda tappa, “La Battaglia di Sarno”, ha immerso i visitatori in una suggestiva e trascinante rievocazione della storica battaglia del 7 luglio 1460, scontro decisivo tra angioini e aragonesi per il controllo del Regno di Napoli. Nell’area del mercatino rionale una narrazione incisiva attraverso duelli all’arma bianca, colpi di archibugio e l’incendio di Borgo Terravecchia. La terza e ultima tappa, lo spettacolo teatrale “La Congiura dei Baroni (o il Guinzaglio di Re Ferrante)”, ispirato alla tragedia ottocentesca “Ferrante” di Giuseppe Campagna, con la regia di Giovanni Meola, ha chiuso l’evento con una narrazione incisiva e emozionante. In scena amori, conflitti, tradimenti, in un vortice di emozioni. Un viaggio emozionate ed emozionale attraverso il quale e si è dato vita alla neonata ed omonima associazione “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese”, che sta già lavorando per la seconda edizione.

Francesco Squillante, Sindaco di Sarno
“Un evento che ha dato grande forza culturale e valorizzazione al territorio. I tre appuntamenti hanno fatto registrare un grande successo di pubblico, segnale importantissimo di attenzione e partecipazione già alla sua prima edizione, e si sta già lavorando alla prossima. Conserviamo e tramandiamo, in maniera scenica e suggestiva, la narrazione della nostra storia, di atti, documenti e memorie. La rievocazione legata a “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese” che nasce da anni di studi e ricerche, segna un momento di profonda condivisione identitaria, è parte del vissuto della nostra comunità ed è necessario che anche le nuove generazioni diventino parte di tutto questo. È un passato che ci appartiene. Abbiamo sostenuto questo evento che ha una visione. E così facciamo con idee e manifestazioni che diano risalto al nome della nostra città. La collaborazione e la sinergia tra più compagini sono alla base. Ringrazio il direttore artistico, le associazioni ed i comitati coinvolti, nonché le compagnie”.

Ennio Molisse, Direttore Artistico “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese”
“Abbiamo immaginato questa rassegna come un vero e proprio viaggio in tre tappe, ognuna con un linguaggio diverso, ma unite tutte da un filo conduttore preciso: la storia aragonese che ha segnato Sarno in meno di trent’anni, durante il regno di Ferrante d’Aragona.
Con “Memorie di un cantastorie” abbiamo introdotto il pubblico a quel contesto, trasformando i giardini di Villa Lanzara in un campo medievale con botteghe, musici, falconieri e giullari, così da restituire la vita quotidiana del tempo. Con “La Battaglia di Sarno” ci siamo immersi nella rievocazione dello scontro del 7 luglio 1460, tra compagnie d’armi, archibugieri e persino l’incendio del borgo, per rivivere uno degli episodi più drammatici della nostra storia. Infine, con “La Congiura dei Baroni” abbiamo cambiato ancora registro, affidandoci al teatro professionale per raccontare l’epilogo della seconda congiura, con l’inganno di Ferrante e la caduta del conte Coppola. Dietro c’è stato un grande lavoro di ricerca storica, ma anche la volontà di tradurre la storia in esperienze vive: dal quotidiano, all’azione militare, fino alle passioni e ai sentimenti che muovono la politica. Credo che proprio questa varietà abbia reso il progetto un vero viaggio, non solo nella memoria, ma anche nelle emozioni del nostro passato. Stiamo già lavorando alla seconda edizione. Uno degli obiettivi principali sarà quello di fare un passo ulteriore: “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese” da manifestazione per la città di Sarno dovrà diventare manifestazione della città di Sarno. Questo significa rafforzare l’impronta identitaria e rendere sempre più centrale la partecipazione di tutta la comunità.
Il percorso è già stati avviato: abbiamo avuto un grande riscontro da associazioni e realtà locali, ma il passo decisivo sarà coinvolgere le scuole. Le nuove generazioni sono la vera speranza di questo progetto, perché solo attraverso di loro possiamo garantire continuità e allargare sempre di più la portata della rassegna.
Parallelamente continueremo a collaborare con i soggetti che sul territorio hanno già competenze specifiche e cercheremo di integrare la nostra rassegna con altre manifestazioni, così da creare un tessuto culturale più ampio, in cui Sarno possa riconoscersi e farsi riconoscere anche all’esterno”.

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