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La Guida 2022 ”DOVE MANGIARE, DORMIRE, LAVARSI a Napoli e in Campania” della Comunità di Sant’Egidio

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Un punto fermo per chi non ha nulla, non ha un tetto, non ha abiti, non ha cibo,
non ha dove lavarsi, dove andare a dormine: una Guida della solidarietà,
dell’impegno concreto dove puoi trovare risposte ai tuoi affanni, alla tua solitudine,
alla tua angoscia, alla tua fame e alla tua voglia di non perdere la speranza in un mondo migliore,
umano, senza conflitti e senza cattiveria, senza sangue e senza barriere.
Una Guida, presentata in un luogo simbolo dell’accoglienza a Napoli,
Chiesa di san Pietro Martire in piazza Ruggero Bonghi, a Napoli, nel cuore della storica cittadella universitaria napoletana della Federico II, tra corso Umberto, Porta di Massa, Mezzocannone, un luogo denso dell’impegno fattivo della Comunità di Sant’Egidio nella nostra città.
E con questa del 2022, è giunta alla tredicesima edizione, la Guida <Dove mangiare, dormire lavarsi a Napoli ed in Campania>, la ”Michelin dei poveri”. <Vuole essere ed è un aiuto ad orientarsi nel mondo della solidarietà, rivolto a chi ha bisogno di aiuto: poveri, senza dimora, stranieri; è utile agli operatori e a chiunque vuol aiutare chi si trova in difficoltà>, si legge in una nota stampa diffusa dal portavoce della Comunità di Sant’Egidio a Napoli, scrittore e giornalista, che illustra le 42 pagine, contenenti oltre 500 indirizzi, stampata in quattromila copie a colori, distribuita gratuitamente a chi ne fa drichiesta, ai centri e alle persone in difficoltà.
Una presentazione simbolica anche per i trent’anni di servizio in strada della Comunità di Sant’Egidio a Napoli <in favore dei senza dimora la conferenza sarà occasione di riflessione, analisi dei dati, raccolta di testimonianze e proposte di intervento>. di grande spessore, presentati da antonio Mattone, gli interventi: da Fabrizia Paternò (Pio Monte della Misericordia), ad Ada Quirino (Rotary Club Posillipo), da Paolo Monorchio (Comitato Croce Rosa Napoli), a Benedetta Ferone (Comunità di Sant’Egidio).
<In questo tempo di freddo, a due anni dall’inizio della pandemia, si invita la città (associazioni, parrocchie, istituzioni, servizi e cittadini) ad essere rete che accoglie e protegge chi vive senza dimora, perché tutti abbiamo un luogo dove abitare>, conclude la nota diffusa dalla Comunità di Sant’Egidio: parole chiare e profonde che chiedono l’impegno di tutti.
di Franco Buononato