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La casa di accoglienza di Maria Rosaria: “Qui accogliamo i parenti dei pazienti del Monaldi”

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Nel 2010 nasce, in uno spazio in comodato d’uso concesso dall’ospedale Monaldi, la casa di accoglienza nel Parco dell’azienda ospedaliera Monaldi a opera dell’Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga, una donna venuta a mancare a seguito di un trapianto d’organo ad Udine.

Da allora più di 4mila persone sono state ospitate nella struttura; familiari di persone, di regioni diverse, i cui parenti sono ricoverati presso l’Ospedali Monaldi o il CTO o il Cotugno. Per poter accedere è necessario presentare il certificato di ricovero del proprio familiare, un documento di riconoscimento e, negli ultimi tempi, dimostrare di non essere affetti da Covid.

L’organizzazione della casa che si compone di sedici stanze ciascuna contenente due posti letto, una cucina, una lavanderia, un soggiorno e uno spazio esterno, è affidata a sei volontari. Empatici, rigorosi nel far rispettare le regole, accoglienti e disponibili all’ascolto rappresentano un importante punto di riferimento per i tanti che sono bisognosi di un luogo accogliente ove sostare.  La permanenza è gratuita, non rari contributi spontanei ricevuti, unica richiesta avanzata la disponibilità a devolvere il 5 per mille all’Associazione. Il presidente dell’associazione  evidenzia l’importanza delle relazioni che si instaurano tra gli ospiti , provenienti da luoghi diversi ma tutti colpiti dal medesimo dolore .  

di  Maria Rosaria Ciotola

      

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