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In fila per Gabriele, “Little Hero” della Napoli migliore. E il 2 giugno si replica

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Non c’è la folla come per Alex, l’altro bambino bisognoso di trapianto di midollo (poi avuto) al quale i napoletani dimostrarono affetto e vicinanza, ma la catena di solidarietà per Gabriele partita sui social e proseguita sui media si palesa almeno in parte anche in piazza Dante per tutto l’arco della giornata di venerdì 24 maggio. Alla fine, nonostante il giorno feriale, saranno in 300 a partecipare all’iniziativa promossa dall’Admo (Associazione donatori midollo osseo) e dai familiari del piccolo di 19 mesi sofferente di una grave patologia, la Sifd, che annulla le difese immunitarie e causa febbre altissima. I giovani da 18 ai 35 anni, l’età giusta per effettuare il test con il tampone salivare, giungono a scaglioni in in piazza Dante nell’arco di tutta la giornata rinverdendo la speranza di trovare un donatore di midollo osseo compatibile per “Little Hero’’, come il piccolo Gabriele è stato ribattezzato. Monica Costanzo, la zia di Gabriele, presenzia per tutte le 11 ore (dalle 9 alle 20) in cui è possibile donare. Nonostante l’angoscia, mostra un bellissimo sorriso. «I ragazzi venuti ad effettuare il test – dice – hanno dimostrato motivazione ed anche di essere informati rispetto alla situazione di mio nipote: c’è stata consapevolezza. La diagnosi di Gabriele per noi è stata pesante ma abbiamo deciso di trasformare questo dolore in solidarietà, non solo per lui ma per tutti i bambini che necessitano di un trapianto». Della Sifd attualmente sono stati accertati soltanto 20 casi al mondo e quello di Gabry è l’unico in Italia di cui si ha al momento contezza. Il piccolo, fra le altre cose, è nato con un deficit uditivo in parte contrastato con l’ausilio di un apparecchio acustico. Tanti i messaggi di vicinanza per lui da parte di attori, rappresentanti istituzionali e appartenenti al mondo dello sport. Venerdì in piazza Dante giungeranno, tra gli altri, il campione di nuoto Massimiliano Rosolino, l’assessore comunale al Welfare Roberta Gaeta, che conferma «la vicinanza del Comune per sostenere un tema vitale come quello della donazione che riguarda tutti», e il primo cittadino Luigi de Magistris. «Effettuare il test è davvero semplice – ricorda Michele Franco dell’Admo, associazione nata quasi 10 anni fa – soli 30 secondi per dare speranza a Gabry e a tutti gli altri bambini sofferenti. La saliva raccolta viene poi messa in una banca dati e da lì analizzata per trovare chi è compatibile». «Ci sembrava giusto essere, è uno sforzo minimo ma allo stesso tempo importante per aiutare un piccolo in difficoltà» diranno praticamente in fotocopia molti dei giovani dai 18 e 35 anni che raggiungono gli stand dell’Admo in piazza Dante. La prossima tappa sarà il prossimo 2 giugno all’ex Area Nato di Bagnoli nell’ambito del Napoli Bike Festival. In quell’occasione, sempre con la collaborazione dell’Admo, sarà possibile effettuare il test salivare con il tampone dalle ore 10 alle 13.

di Antonio Sabatino

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