Prendersi cura di quel mare da un quartiere che, pur essendo distante pochissimo dalle coste, spesso quel mare non lo vedo mai. “Scampia per il mare” è il progetto dell’associazione partenopea “Non uno di meno” che punta a coinvolgere cinquanta ragazzi dagli 8 ai 18 anni ritenuti ‘a rischio’ in un piano di inclusione e integrazione che ha come base per il loro coinvolgimento il rispetto dell’ambiente marino. Selezionato come Azione Pilota della Regione Campania nell’ambito del Programma Europeo Interreg-Med 2014-2020, “Scampia per il mare” ha oggi bisogno delle donazioni dei cittadini per potersi concretizzare. Sulla piattaforma https://www.produzionidalbasso.com/ è stato avviato il crowdfunding per raccogliere 10mila euro entro il 6 gennaio 2022. Un obiettivo ambizioso ma anche alla portata, basta una donazione anche di cinque euro per trasformare in realtà quella che costituisce in potenza una bella esperienza per cinquanta giovanissimi; ragazzi e ragazze che verranno coinvolti in una campagna di recupero degli ambienti marini, utile a loro come passaggio di formazione e responsabilizzazione (ma anche di svago) e alla costa di Napoli. La compagine di teen agers dovrà, in particolare, occuparsi della raccolta di rifiuti – in particolare della plastica – aiutata da una squadra di volontari e di attrezzature. Infine, la plastica recuperata sarà smaltita in modo efficiente attraverso un laboratorio artigianale 4.0., in cui i rifiuti diventeranno materiale per nuovi oggetti di diverso tipo.

Dunque educazione e azione: questi i pilastri del progetto “Scampia a mare” attraverso il quale gli adolescenti partecipanti saranno formati e informati sull’inquinamento marino, sul riscaldamento globale e sulle problematiche di flora e fauna acquatica ma anche mettersi all’opera nella nella rimozione materiale dei rifiuti da spiagge, scogliere e mari con canoe gonfiabili e reti.
«I risultati di tali attività sono molteplici – affermano i componenti dell’associazione ‘Non uno di meno’ – Prima di tutto, ci sarà un risultato positivo sulla personalità dei giovani coinvolti, che diventeranno più educati e sensibili alla cura dei nostri mari e dell’ambiente in generale. L’obiettivo è quello di sviluppare un vero e proprio senso di cittadinanza per la cura del mare, che può essere raggiunto attraverso attività all’aperto piacevoli, coinvolgenti e integrative. In questo modo, l’obiettivo è quello di formare le generazioni future ad essere responsabili nei confronti del mare e, a sua volta, dare l’esempio di cosa significa la cura del mare per un semplice cittadino. Un altro importante risultato è l’effettivo contributo alla lotta all’inquinamento del mare, grazie all’effettiva rimozione dei rifiuti sulle spiagge, sulle scogliere e sui mari della costa tra Napoli e Bacoli. Questa attività, a sua volta, garantirà un notevole servizio alla comunità, che potrà usufruire delle aree marine pubbliche senza i possibili disagi causati dalla presenza di rifiuti».
La campagna di raccolta fondi, infine, ha anche un risvolto per chi dona che non sia semplicemente la soddisfazione di aver aiutato un’iniziativa lodevole a prendere il via. A seconda della quota elargita, infatti, si avranno delle ‘ricompense’ che vanno dal mero sgravio fiscale fino all’ottenimento di un certificato di ringraziamento e al coinvolgimento nelle attività dell’associazione.

di Bianca Bianco

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