foto8NAPOLI –  È partito il conto alla rovescia per l’uscita del nuovo album di figurine “Amici cucciolotti”, promosso dall’Ente Nazionale Protezione Animali in collaborazione con Pizzardi editore. I proventi della vendita dell’album, in uscita il prossimo 4 gennaio in tutte le edicole d’Italia, hanno consentito, dal 2007, anno della prima pubblicazione, ad oggi, la realizzazione di diverse iniziative solidali: dalla donazione del primo ambulatorio  veterinario all’Oasi Enpa di Trieste alle 300mila ciotole di cibo riempite nel 2010, fino all’adozione a distanza di oltre 3500 trovatelli e all’acquisto, quest’anno, di 35 autoveicoli salvanimali. Unità di pronto intervento, distribuite in tutte le principali città italiane, che permettono ai volontari della Protezione Animali di essere pronti e veloci nel salvataggio degli animali feriti o in difficoltà.


IL PROGETTO – «Siamo orgogliosi – ha commentato Marco Bravi, responsabile della comunicazione Enpa – di aver realizzato un altro ambizioso progetto ovvero di essere riusciti a creare una vera e propria task force. Era dai tempi di “Isotta”, la prima ambulanza veterinaria per le grandi emergenze, che la nostra speranza, condivisa con la Pizzardi Editore, era quella di poter intervenire nella quotidianità creando una modalità di lavoro sempre in movimento atta a salvare il maggior numero di animali possibile. Un sogno che quest’anno, con la squadra “Salva animali”, si è trasformato in realtà anche grazie agli altri grandi protagonisti di questa iniziativa: i milioni di bambini che, figurina dopo figurina, hanno sostenuto il nostro progetto. È grazie a loro che la Pizzardi Editore, che ogni anno regala, inoltre, migliaia di album ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici degli ospedali italiani dove operano i volontari delle 66 Associazioni ABIO presenti sul territorio, ci aiuta concretamente a svolgere la nostra mission».
L’IMPEGNO – Un aiuto concreto se si pensa che, con oltre 3 miliardi di figurine vendute, “amici cucciolotti” hanno donato all’Enpa, che non riceve contributi pubblici, circa 2milioni di euro. «Solo nel 2014 – ha chiarito Bravi – l’Ente ha messo in sicurezza circa 13 mila animali e fornito assistenza medico-chirurgica a più di 3.300 tra cani, gatti, uccelli, tartarughe, maialini e rettili. Sono numeri importanti, ma non rappresentano la totalità di interventi a cui avremmo potuto dare seguito se dotati di mezzi idonei. Per portare avanti questa missione, dunque, diventa indispensabile l’alleanza tra il mondo profit e il non profit, che solo all’apparenza sono opposti. L’obiettivo dell’Enpa è quello di ampliare sempre più le reciproche collaborazioni fra aziende, enti pubblici e volontariato. Questa sinergia – ha concluso – consentirà da un lato di sopperire alle inevitabili carenze degli organi preposti dalla legge (Regioni, Province, Comuni) che, a causa dei continui tagli, sempre più spesso non hanno la possibilità di far fronte agli impegni presi nei confronti delle associazioni e dall’altro dare un deciso segnale di civiltà e non vedere più sulle strade animali agonizzanti che avrebbero potuto essere salvati da un semplice intervento veterinario».

di Emiliana Avellino

 

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