
IL RACCONTO- Gli studenti che parteciperanno al concorso saranno chiamati a comporre un racconto in prima persona, basato sulla vita di un cittadino straniero residente in Italia. La storia potrà essere ispirata ad un amico, ad un compagno di scuola, ad un vicino di casa. La sfida consisterà nel saper riportare, quanto più fedelmente possibile ma in modo anche originale e sensibile, le gioie, le preoccupazioni o le speranze del protagonista. Raccontando, insomma, uno spaccato di vita, un’esperienza intensa, un frammento del vissuto di chi proviene da terre lontane, apparentemente distanti dal quotidiano di chi vive in Italia.
L’obiettivo del concorso è quello di favorire la conoscenza dell’altro e avviare un percorso di riflessione sulla ricchezza che l’incontro e il dialogo interculturale sviluppano e incrementano.
IL PREMIO- I concorrenti saranno valutati da una giuria di esperti del Dipartimento per le Pari Opportunità – Unar, del Miur e del mondo della comunicazione, i quali valuteranno la capacità narrativa, l’originalità espressiva e l’aderenza al tema delle opere in gara. I vincitori saranno premiati con una cerimonia in una delle sale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle classi ad un laboratorio artistico educativo, tenuto da scrittori, sceneggiatori, fumettisti e videomaker.
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di Valeria Rega