ROMA –  In questi giorni la sede centrale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti ha inviato una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e ad altri componenti del Governo perché c’è grande preoccupazione per il futuro scolastico degli alunni con disabilità visiva. «Il processo di riordino delle funzioni delle Province – ha affermato Mario Barbuto, presidente Uici -ha determinato ritardi, rallentamenti, ridimensionamenti e, spesso, vuoti nell’esercizio delle funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali» funzioni ora attribuite alle Regioni. A meno di due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, migliaia di alunni con disabilità visiva non sanno ancora se e come potranno continuare a fruire dei servizi educativi integrativi, in ambito scolastico ed extrascolastico; dei servizi di trascrizione dei libri di testo in codice Braille o in caratteri di stampa ingranditi; dei servizi di produzione e distribuzione degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici; dei servizi di trasporto casa-scuola-casa e delle rette di frequenza degli Istituti specializzati. In tal senso l’Uici chiede che, a decorrere dal 2017, nei bilanci di tutte le Regioni e delle Province Autonome,siano stanziati fondi idonei a garantire livelli essenziali di prestazione in materia di assistenza educativa all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità visivae in materia di servizi di supporto organizzativo all’inclusione scolastica.

di Gianluca Fava

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