ROMA. «Se chiudi col razzismo ti si apre un mondo», punta sull’importanza di aprire le nostre menti mettendo da parte ogni pregiudizio antirazziale lo slogan scelto quest’anno dall’Unar per la Settimana di azione contro il razzismo. Dal 17 al 24 marzo l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità promuove iniziative di diverso respiro in vista della “Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali” celebrata in tutto il mondo il 21 marzo. Con un obiettivo: invitare a riflettere sugli atti di discriminazioni che nei diversi ambiti – dalla scuola, al lavoro, allo sport – si consumano nel nostro Paese.
Si è partiti nel week end col calcio. In tutti i campi di serie A, prima del fischio di inizio delle partite, è stato esposto uno striscione contro il razzismo e i capitani delle squadre hanno letto un messaggio rivolto alle tifoserie. Un modo per rispondere agli episodi di razzismo che, anche recentemente, si sono verificati negli stadi.
Centinaia poi, per l’intera settimana, le iniziative promosse in tutta Italia. Nelle scuole il progetto didattico “Look around. Per non restare indifferenti”, rivolto agli studenti elementari e medi e ai loro insegnanti con la proiezione di cortometraggi sui temi dell’antirazzismo e dell’educazione alla cittadinanza, e “Questa è l’Italia”, iniziativa che racconta il nuovo volto dell’Italia multietnica. Destinatari gli studenti, invitati a riflettere sui cambiamenti sociali e demografici che hanno interessato il loro territorio, a partire dalle loro stesse classi.
Nei quartieri a forte presenza multietnica delle grandi città, gazebo informativi allestiti da Amnesty International e dalle associazioni del territorio diventano punti di incontro fra i cittadini italiani e le diverse comunità straniere con l’intento, attraverso mostre, spettacoli e percorsi informativi, di fare incontrare culture diverse eppure così vicine.
A sindacati e datori di lavoro è rivolto invece il progetto “Diversità al lavoro”: incontri e seminari per riflettere sulle discriminazioni occupazionali per gli stranieri.
Il gioco è invece la chiave scelta dal progetto «Giocare nei miei panni» ideato dall’Unar in collaborazione con la trasmissione di Rai Radio2 Caterpillar. I partecipanti sono invitati attraverso il sito www.giocaneimieipanni.it a vivere la giornata di uno straniero nel nostro Paese. Si può scegliere di essere Modou, trentunenne senegalese, Katerina, donna ucraina, o Ahmed, giovane tunisino e provare a vivere con un budget limitato un mese delle loro vite, alle prese con le difficoltà economiche, con i problemi legati al permesso di soggiorno, con gli affetti lontani. Solo un gioco ma costruito con i problemi reali che quotidianamente si trovano ad affrontare gli oltre 5 milioni di immigrati in Italia.
Giovedì 21 marzo il no al razzismo parte invece dalla colazione. A casa, a scuola, al bar oppure nel proprio ufficio l’invito è ad organizzare “colazioni antirazziste” dal sapore multietnico. Bar, associazioni o gruppi di cittadini sono chiamati a partecipare e a raccontrare a Caterpillar AM la loro colazione. Saranno premiati simbolicamente gli organizzatori delle colazioni più colorate e multirazziali. Le adesioni sul blog http://caterpillaram.blog.rai.it

di Antonella Migliaccio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui