NAPOLI – Continuano i disagi dovuti allo sciopero unitario, proclamato lo scorso 31 ottobre, di tutte le sigle sindacali del settore del credito. Che le banche in larga parte non avrebbero funzionato il 31 lo si sapeva, ma quel che gli utenti non potevano immaginare era che le ripercussioni si sarebbero avute sino a lunedì. Le sigle, infatti, che avevano promesso alcun disservizio avevano dimenticato di avvertire che, nonostante il ponte dei morti, gli Atm non sarebbero stati ricaricati.
LE DICHIARAZIONI – Napoli, Pozzuoli, Afragola sono solo tre dei comuni in cui stamane i bancomat, quasi in sciopero stile «Io Robot», dichiaravano all’unisono «Sportello fuori servizio». Di qui immagini che fanno eco a quelli della Grecia in crisi: «Stamattina abbiamo ricevuto centinaia di telefonate da napoletani e campani infuriati perchè quasi nessun bancomat eroga soldi. Nessuna informazione o spiegazione ufficiale è stata effettuata fino ad ora dalle banche», a denunciarlo è l’ecorottamatore Francesco Emilio Borrelli. Parole confermate dalle scene a cui chiunque ha potuto assistere e che ancora si verificano in centinaia di filiali bancarie di Napoli e della provincia.
LE CAUSE – A creare l’enorme disservizio la mancata ricarica degli Atmche tra sciopero e ponte festivo sono stati lasciati a secco dagli Istituti che sin dalla tarda mattinata di oggi hanno provato a recuperare terreno: «Eravamo in un centinaio – dichiara un cliente dell’Unicredit di via Foria – ad attendere di poter ritirare direttamente allo sportello. Per fortuna la filiale ha deciso di non chiudere nello spacco di pranzo per permetterci di prelevare contanti». Ma non tutte le banche sono state così clementi. Nella maggior parte bancomat fuori servizio e orario di apertura ordinario.
LE CONSEGUENZE – In alcuni casi c’è chi ha gioito perché lo sciopero con annesso ponte ha fatto saltare anche il prelievo della rata del mutuo. Ma il rovescio della medaglia è altrettanto inquietante: molti pensionati hanno lamentato il mancato accredito della mensilità. «Al 31 del mese non ho più soldi e ora fino a che non mi accreditano la pensione non so come tirare avanti», afferma un rammaricato signore sulla settantina di Fuorigrotta, mentre esce spaesato dalla sua filiale. Per molti, però, quello che è pesato è stato il disservizio Atm: «Stamane non potevo comprare sigarette, fare benzina; insomma non potevo fare nulla neppure con il pos. Si perché non appena i clienti delle diverse banche hanno iniziato ad utilizzare in massa il sistema di pagamento pos, laddove possibile, la rete pare abbia collassato impedendo anche di pagare tramite quel servizio.
IL RIPRISTINO – In queste ore, intanto, pare che lentamente si stia tornando alla normalità e comincia un passaparola di telefonate tra amici e sui social network per segnalare quali sportelli abbiano ripreso a funzionare.
L’ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI DENUNCERA’ – «Comprendiamo le motivazioni dello sciopero proclamato dalle diverse sigle sindacali che vuole essere di tutela per oltre 309mila lavoratori – dichiara Giuseppe Ambrosio presidente dell’associazione Codici – ma non è pensabile che migliaia di cittadini vengano lasciati letteralmente a secco per oltre 48 ore. Oggi chiunque utilizza il bancomat come sistema di pagamento e non è pensabile che per una cattiva programmazione a pagare siano i cittadini. Per questo stiamo valutando in tutte le sedi l’opportunità di sviluppare azioni legali risarcitorie».

di Luca Mattiucci 

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