ROMA – Una proposta che farà discutere. «Gli immigrati che vanno in carcere ledono il patto con lo Stato dove hanno deciso di andare a vivere. Almeno il vitto e l’alloggio dei detenuti immigrati facciamolo pagare agli stati di provenienza»: è quanto propone al meeting di Cl il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. «Siamo un popolo accogliente, accogliamo i migranti vicino a Malta, sostituendoci a Malta, ma l’Italia non può essere dimenticata dall’Europa, e non può essere dimenticato che lo sforzo umanitario può porre un problema di sicurezza» ha aggiunto Alfano. «Ben vengano i richiami della Ue, ma l’Europa non può imporci tanto e darci poco», ha sottolineato ancora il ministro dell’Interno.
CUSTODIA CAUTELARE – Alfano, sollecita inoltre la riforma della custodia cautelare pur evidenziando che il 25% di chi viene arrestato preventivamente, poi viene assolto nel processo. Bisogna prendere coscienza del fatto che «non c’è alcun risarcimento statale – ha rimarcato il vicepresidente del Consiglio – che possa ridarti l’onore e la dignità che un’ingiusta detenzione ti ha tolto. Si vuole avere il coraggio di prendere questa decisione?».
GIUSTO PROCESSO – Poi il ministro dell’Interno ha davanti alla platea un richiamo dall’afflato religioso: «L’esempio di Cristo ci ricorda l’esigenza di un giusto processo ed i limiti della giustizia popolare». «La prima volta che sono andato a visitare un carcere da Guardasigilli – ha raccontato alla platea di Cl – il cappellano mi ha detto di guardare gli occhi dei detenuti perchè vi avrei trovato gli occhi di Cristo».

Redazione on line Corriere.it

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