NAPOLI – Gli enti gestori delle comunità per i minori che hanno lavorato col comune di Napoli iniziano lo sciopero della fame. Le ragioni della protesta stanno tutte nei mancati pagamenti da parte dell’amministrazione locale dei servizi prestati. Sono già 38 i mesi di ritardo: un lasso di tempo lunghissimo,  che ha indotto gli operatori di Federsolidarietà Confcooperative Campania, Federazione SAM, Comitato Welfare non è un lusso, Collettivo operatori sociali e Federazione A.R.C.A. a passare al gesto estremo dello sciopero della fame.
LA MANIFESTAZIONE – Oggi si terrà una manifestazione (ore 10.00 sotto la sede del comune) a cui hanno aderito in centinaia, anche tra chi opera nel settore educativo e nel tutoraggio. «I mancati pagamenti al mondo della cooperazione sociale sono una delle pagine peggiori della crisi economica e dell’amministrazione del comune di Napoli. Sosterremo al meglio i nostri cooperatori in questa battaglia. Non ne va solo del lavoro di dirigenti ed operatori sociali, ma anche della tenuta del welfare locale che per anni ha contato sulle forze della cooperazione e dell’associazionismo». A dichiararlo sono Gianluigi De Gregorio, presidente Agci Campania, Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania e Mario Catalano, presidente Legacoop Campania.

di Mirko Dioneo

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