fashion-able 1 GILDA FRATTAROLOFOGGIA- Dodici scatti fotografici che oltrepassano lo sguardo e raccontano di cinque ragazze con disabilità abili alla moda. E di conseguenza, «alla vita, all’amore, alla famiglia, alla bellezza, a tutto ciò che le circonda. Perché il problema non è la disabilità in sé, ma la società che rende le persone inabili innalzando barriere e pregiudizi». Ne è convinta Debora Amarù, responsabile del Laboratorio Urbano Comunale “Peppino Impastato” di Manfredonia, che per tutto il mese di luglio ospita la mostra fotografica “Fashion/Able, uno sguardo oltre”, una galleria di foto ed immagini che vede protagoniste cinque giovani ragazzi con disabilità fisica.
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SUL SET DEL GARGANO-  Fidelia Clemente, Antonietta Quitadamo, Gilda Frattarolo, Maria Grazia Ciociola e Nadia D’Anzeris. Sono i nomi delle modelle che hanno prestato il loro volto per concretizzare l’idea suggerita proprio da una di loro, da Fidelia Clemente che nei mesi scorsi aveva lanciato la proposta di realizzare un servizio fotografico sulla moda con soggetti disabili. Proposta subito condivisa dalla cooperativa Pandemia che gestisce il LUC di Manfredonia, il laboratorio che anima il territorio con diverse iniziative culturali e sociali. «Abbiamo accettato immediatamente l’idea di Fidelia perché ci sembrava importante condividere con gli altri uno degli aspetti più nascosti delle donne con disabilità. E per favorire una maggiore partecipazione e sensibilizzazione sul tema – prosegue Amarù – abbiamo promosso anche un bando per individuare il fotografo più adatto all’iniziativa». E così, nel mese di aprile, le modelle per due giorni sono state sul Gargano, sfruttando gli alberghi e le location naturali come set fotografico. «E’ stata un’occasione per fare scoprire alle ragazze tutta la loro femminilità, la loro bellezza. Hanno vissuto questa esperienza come un gioco, in grande semplicità, facendo capire che sono abili alla moda e, di conseguenza, a tutto quello che la vita può offrirle».
«UNA BELLISSIMA ESPERIENZA»- “Fashion/Able”, uno sguardo oltre”, quindi, è una mostra composta da dodici scatti fotografici. Primi piani, figure intere, abiti d’alta moda, movimenti, espressioni. Nelle foto c’è tutta la loro grinta, la loro voglia di vivere, di protagonismo, di fascino che alle volte rimane confinato. Che non riesce da esprimersi per paura, timore, ma anche per colpa di ostacoli culturali e architettonici che rallentano l’integrazione.  Ma le modelle hanno vissuto quest’avventura coniugando serietà e divertimento, prestando la propria immagine al servizio della moda, per testimoniare come femminilità, eleganza e stile siano doti che vanno oltre ogni stereotipo e pregiudizio. «Ho 33 anni e per la prima volta in vita mia, grazie a questo servizio fotografico, ho potuto indossare i tacchi alti – racconta Fidelia Clemente, una delle cinque modelle della mostra – . E’ stata un’esperienza bellissima, perché abbiamo fatto capire agli altri che le persone con disabilità possono fare tutto ed abbiamo anche potuto mettere in luce la bellezza e la femminilità di noi ragazze con disabilità fisica». Del resto, a Fidelia l’idea di prestare il proprio volto alla moda era venuta già tre anni fa. «Vidi un servizio in televisione in cui si raccontava di una ragazza disabile che voleva fare la modella, e siccome anche a me piace stare al centro dell’attenzione ho pensato che potevamo e dovevamo superare questo ostacolo». Ostacolo perfettamente superato come testimonia Claudio Braccini, il fotografo toscano che ha vinto il concorso bandito dal LUC. «Ho affrontato questo servizio fotografico – spiega Braccini – come qualsiasi altro servizio di moda e sono stato felice di constatare come tutte le ragazze abbiano lavorato con impegno e professionalità». La mostra “Fashion/Able”, uno sguardo oltre” è visitabile per tutto il mese di luglio presso il LUC di Manfredonia in via Lungomare Nazario Sauro 37.

di Emiliano Moccia

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