SASSARI – È partito da qualche mese in Libano “SportingMinds”, il nuovo progetto Uisp nato per formare operatori che lavorano con il disagio mentale.
Un programma formativo suddiviso in sei moduli, realizzato con il sostegno dell’Utl di Beirut, l’Unità territoriale locale del ministero degli Affari Esteri, all’interno dell’ospedale psichiatrico di Al Fanar, situato nella località di Zahrani, nel sud del Libano, che ha in cura circa 2.000 pazienti, di cui 250 risiedono stabilmente nell’ospedale (78 donne e 172 uomini), ed è finanziato dall’Ufficio per la Cooperazione del Ministero degli Esteri.
In Libano almeno il 25% della popolazione è stata affetta da problemi di disagio mentale. La condizione di partenza è aggravata da decenni di guerra civile e di tensioni sociale. Nonostante questo, il paese ha un programma molto scarno sulla cura delle patologie mentali: il governo non ha fondi sufficienti per finanziare gli ospedali psichiatrici e le assicurazioni private non coprono questo tipo di malattie.  Per questa ragione Uisp e Peace Games hanno deciso di unirsi per combattere la grave condizione di isolamento e di esclusione sociale delle persone con disabilità psichica e mentale in Libano, promuovendo un progetto che introducesse l’attività motoria e psico-motoria nella terapia dei pazienti.

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