NEW YORK. E’ stata accusata di razzismo perché nei compiti dei suoi allievi sono stati trovati termini offensivi tali da far scattare un’indagine interna e ora se ne sta occupando persino l’FBI: infatti potrebbe configurarsi il reato di “hate crime” ovvero razzismo. Si tratta di una maestra che insegna alla “Public School 59” di New York, nell’East Side di Manhattan, un territorio dove si registrano i redditi più alti degli Usa. E’ in questo contesto che sono stati dettati i compiti per i bimbi che frequentano la quarta elementare. Domande redatte dalla docente a cui i piccoli studenti devono dare delle risposte applicando le regole della matematica. “Slavery World Problems Homework” e’ il titolo che campeggia in cima alla pagina dei quaderni degli allievi, cioe’ “Compito sui problemi della schiavitu’ nel mondo”. Sotto, due domande: “In una nave ci sono 3799 schiavi, un giorno gli schiavi ne prendono il controllo ma 1897 muoiono. Quanti schiavi sono ancora vivi?”. E ancora: “Uno schiavo viene frustato cinque volte al giorno. Quante frustate riceve in un mese (di 31 giorni)? Un altro schiavo viene frustato nove volte al giorno. Quante frustate riceve in un mese? Quante volte i due schiavi vengono frustati complessivamente in un mese?”. Una serie di quesiti, dunque, che chiedono ai bimbi di sottrarre schiavi morti da schiavi vivi e persino immaginare e contare violenze perpetrate nei confronti dei malcapitati. La vicenda e’ divenuta di dominio pubblico quando il testo del compito e’ finito tra le mani di una collega della docente di cui, per altro, non e’ stato reso noto il nome. Aziza Harding avrebbe dovuto passare il medesimo compito ai suoi allievi ma alla lettura del testo e’ rimasta sconcertata e insieme ad un docente universitario ha avvisato giornali e tv. La “Public School 59” ha avviato un’inchiesta interna e la preside, Adele Schroeter, ha dovuto ricevere e dare spiegazioni a decine di mamme, papa’ e tate arrivati a scuola con l’intenzione di trasferire immediatamente il loro figli da un istituto ritenuto razzista. La questione e’ arrivata persino sul tavolo del sindaco di New York Michael Bloomberg che ha chiesto a tutte le autorità scolastiche di fare rapporto.
 
 

di Mirella D’Ambrosio

 

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