RUSSIA- «Ci sono state delle serie violazioni nel momento in cui i Servizi federali per la sicurezza della Federazione russa hanno trattenuto l’equipaggio e la nave». E’ chiaro e lapidario Alexander Mukhortov, l’avvocato che rappresenta Peter Willcox, il capitano statunitense della nave di Greenpeace. «Uomini armati e coperti in volto, sono saliti a bordo della nave senza identificarsi, puntando la pistola ai membri dell’equipaggio. In seguito hanno preso il controllo della nave, confiscato gli oggetti a bordo, e sottoposto tutti a fermo senza documentare queste azioni». Greenpeace ha anche annunciato la presentazione di denunce sulla violazione dei diritti dei 30 detenuti. Gli avvocati di Greenpeace hanno presentato obiezioni sul trasporto degli attivisti nei veicoli della polizia. Alcuni detenuti sono stati trasportati per 4-5 ore, sia all’andata che al ritorno da Murmansk per gli interrogatori, in gabbie senza cibo, riscaldamento o possibilità di andare al bagno. Greenpeace conferma che le udienze di appello, contro la detenzione dei 28 attivisti e dei due giornalisti, cominceranno oggi con gli interrogatori di due attivisti russi e un giornalista.  Per gli altri 27 le udienze si terranno domani e sabato. Greenpeace Italia, infine, ha inviato una richiesta formale al Presidente del consiglio Enrico Letta e al Ministro degli Esteri Emma Bonino affinché l’Italia si unisca all’iniziativa olandese di ricorrere all’arbitrato internazionale contro la Russia secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare.

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