BRUXELLES «Accordo fatto: il Consiglio ha approvato l’accordo sul quadro finanziario pluriennale per il resto del decennio. Valeva la pena di aspettare». È il testo di un messaggio mandato dal presidente Herman Van Rompuy su Twitter alle 16,22, oltre 25 ore dopo l’orario previsto inizialmente per l’avvio del vertice, che in realtà è cominciato solo giovedì sera dopo lunghe trattative incrociate fra i leader e con il presidente stesso.
IL TESTO – L’accordo è stato raggiunto su una seconda bozza di compromesso rivista dal presidente dopo una nuova pausa tecnica in mattinata, ma secondo quanto riferiscono fonti europee le cifre complessive non cambiano rispetto a quelle diffuse in mattinata (960 miliardi di impegni e 908 di pagamenti). «Semplicemente – ha riconosciuto Van Rompuy, giustificando la necessitá dei tagli – non avremmo potuto ignorare le realtá economiche estremamente difficili». Il presidente del Consiglio europeo ha ammesso che «forse non è il bilancio perfetto per nessuno, ma c’è molto per tutti, questo è un bilancio orientato al futuro, realistico e guidato dalle pressanti preoccupazioni» per la crisi. Ancora, Van Rompuy ha sottolineato come «non sia stato facile: è stato l’incontro più lungo del mio mandato, ma ne valeva la pena».
«RISULTATO SODDISFACENTE» -«Ho il piacere di poter dire che il consiglio si è concluso con un accordo sul quadro finanziario pluriennale per Ue. Il risultato è soddisfacente per quel che riguarda l’ammontare complessivo del bilancio dell’Unione europea». Lo dice il premier Mario Monti in conferenza stampa a Bruxelles, aggiungendo come all’Italia siano destinate risorse aggiuntive per 3,5 miliardi. «Abbiamo negoziato duramente», ha rincarato Monti, precisando che l’Italia ha messo il Consiglio Europeo davanti alla possibilità concreta del rischio di un veto italiano.
«UN BUON COMPROMESSO» – Per Francois Hollande l’accordo raggiunto tra i leader nel vertice sul bilancio pluriennale europeo è «un buon compromesso». «Raggiungere l’accordo è stato più lungo del solito ma – ha aggiunto – «i 960 miliardi sono senza dubbio il livello più alto raggiungibile nella forchetta».
«LE RIFORME» – L’accordo sul bilancio dimostra che «è possibile avanzare realmente verso le riforme in seno all’Unione Europea». È questa la lettura che il premier britannico David Cameron – principale fautore dei drastici tagli che i 27 hanno dovuto accettare – ha dato dell’intesa sulle prospettive finanziarie 2014-2020. «L’accordo è positivo – ha commentato – Dimostra che lavorando con gli alleati è possibile procedere realmente con le riforme nell’Ue».
di Corriere Redazione Online

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