Da oggi e fino all’8 ottobre a Napoli torna l’appuntamento con la Social Cooperatives International School (SCIS2023), un evento giunto alla sesta edizione e organizzato da Confcooperative Federsolidarietà, in partnership con CICOPA e il supporto di Ashoka Italia.

La sostenibilità sociale e ambientale, l’avanzamento tecnologico, la cura per le fragilità e la povertà educativa sono i temi a cui si cercherà di dare risposte all’interno della Social Cooperatives International School, a cui si sono iscritti cooperatori o aspiranti cooperatori provenienti da dodici paesi diversi, in quattro diversi continenti.

I partecipanti verranno coinvolti in attività che mirano ad approfondire la conoscenza del mondo della cooperazione sociale, ma anche a stimolare e a migliorare la propria vision dell’attività che stanno svolgendo, puntando a implementare quella creatività d’impresa che fa del settore sociale il più partecipativo e sensibile tra tutti.

Giovanpaolo Gaudino, presidente Confcooperative Federsolidarietà Campania, così commenta l’avvio della sesta edizione della Social Cooperatives International School: “Napoli ospita un appuntamento che con la pandemia si era interrotto e in cui Confcooperative Federsolidarietà crede molto. La cooperazione sociale nel mondo si ispira ad un modello italiano e in questa cornice esperienze dell’area metropolitana di Napoli raccontano di comunità resilienti, capaci di impattare positivamente sui territori. Orientare uomini e donne provenienti da tutto il globo con modelli di questa portata è motivante per noi cooperatori sociali ed espande il concetto di rete”.

La scuola fa tappa in tre realtà dell’area metropolitana di Napoli: il complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, gestito dalla cooperativa ParteNeapolis, testimonia come il turismo possa essere accessibile e fruibile a tutti attraverso una stratta collaborazione tra cooperatori e la comunità; il centro Ciro Colonna, dimostra come un bene inutilizzato (in questo caso una scuola in disuso) possa diventare un luogo di aggregazione e crescita personale e professionale per l’intero distretto; Villa Fernandes è uno degli esempi virtuosi della gestione dei beni sottratti alla mafia, volto ad offrire i servizi ‘mancanti’ a tutti coloro che si avventurano nel loro giardino.

Ashoka, organizzazione che mira a plasmare gli ‘agenti del cambiamento’, guiderà i partecipanti nell’elaborazione degli stimoli ed informazioni ricevute, giocando ad immaginare nuove imprese o attività, pianificando nuove strategie da realizzare una volta tornati a casa.

Quattro cooperative italiane invitate (Vesti Solidale, Consorzio Eco 3, La Meridiana, Centro Papa Giovanni XXIII), illustreranno ai partecipanti la loro vision e strategia, mettendo in luce i punti di forza del loro lavoro, mostrando come realizzare in concreto quell’idea di benessere comune.

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