NAPOLI. Indossa la maglia numero dieci e porta sempre al collo un ciondolo a forma di cuore con l’immagine del fratello Luigi, ucciso da due coetanei il 16 gennaio 2007 sulla salita di Santa Teresa degli Scalzi, nel cuore di Napoli. Giovanni è emozionato, accompagnato a bordo campo da papà Ciro e mamma Anna. Nasconde la sua timidezza dietro a un sorriso accennato prima di partecipare al triangolare «Un goal per Luigi Sica: la legalità parte dallo sport». «Non ho mai giocato a calcio – scherza prima di entrare in campo, sostenuto dalla sorella Annarita – ma questo è il modo migliore per non dimenticare Luigi».
I PARTECIPANTI – Sul campo San Gennaro è tanta la voglia di ricordare il baby-calciatore attraverso il suo sport preferito. L’iniziativa, promossa dall’associazione onlus “Prendiamoci per mano”, unisce i volti noti della fiction italiana, neomelodici napoletani e giornalisti campani. Da Gennaro Silvestro, attore del “La Squadra” a Ciro Esposito, lo scugnizzo di “Io speriamo che me la cavo”, da Alessio a Rosario Miraggio. In campo anche gli amici di Luigi: Daniele, Fabio, Roberto e Alfredo indossano la maglia dedicata al piccolo Maradona, così com’era conosciuto nel suo quartiere. Mostrano con orgoglio la scritta “Non ti dimenticheremo mai” perché, anche a distanza di anni, il cuore e la mente si sono fermati a quella sera. Sono i cantanti a vincere il triangolare, trascinati dal bomber d’eccezione, il neomelodico Ciro Rigione che consegna la coppa nelle mani dei familiari.

LA RACCOLTA FONDI- Con l’evento benefico “Un goal per Luigi Sica: la legalità parte dallo sport” è iniziata la raccolta fondi per acquistare un loculo al ragazzino della Sanità, promesso dalla precedente amministrazione comunale. Tanta speranza e la voglia di non abbandonare una famiglia del quartiere Sanità. «Non possiamo dimenticare quello che è successo, continueremo ad andare avanti sostenendo iniziative in memoria di Lugi»: sono le parole di Giuliana di Sarno, presidente della Terza Municipalità. Anche Vincenzo Pirozzi, regista del musical “Otto centimetri dall’anima”, tratto dal libro della giornalista Giuliana Covella, lancia in suo appello: « Abbiamo portato in scena uno spettacolo per ricordare la storia di Luigi Sica e dei tanti ragazzi che muoiono per futili motivi. Abbiamo creato una compagnia con i giovani attori della Sanità. Dopo il successo al Bolivar, vogliamo replicare lo spettacolo e destinare l’incasso all’acquisto del loculo. Cerchiamo uno spazio dove poterci esibire, ma al momento non abbiamo avuto risposte dalle istituzioni».

Stefania Melucci

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