Netta contrarietà all’abbattimento di 54 pini marittimi ad alto fusto in via Benedetto Cozzolino ad Ercolano predisposta con un’ordinanza sindacale dall’amministrazione cittadina per motivi di sicurezza. L’Associazione Nazionale Energia e Ambiente (A.N.E.A.) attraverso il suo presidente, Alberto Alba si schiera contro la decisione presa dalla giunta retta dal sindaco Ciro Bonajuto, spiegandone le ragioni. A.N.E.A., afferma il presidente Alba «attraverso un esposto inviato al Sindaco ed alle autorità preposte, fra i quali i Carabinieri Forestali, denuncia che le motivazioni sono infondate anche perché, l’ordinanza prevede il taglio degli alberi e non la rimozione delle radici, a dimostrazione del fatto che si tratta di motivazioni puramente strumentali che apporteranno solo guadagni economici a chi eseguirà gli abbattimenti a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini». Nell’esposto, corredato di foto, mandato lo scorso 2 gennaio al sindaco, ai Carabinieri Forestali e alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, tra le altre cose il presidente A.N.E.A. chiede “la sospensione degli abbattimenti nelle more di una più dettagliata disamina della problematica’’. Agli enti destinatari della missiva “di conoscere quali siano, al momento, gli atti amministrativi conseguenziali per addivenire all’immediata sostituzione delle essenze in via di abbattimento e già compromesse dalla totale eliminazione delle chiome, con altre di idonea specificità e dimensione’’ e un’audizione del presidente Alberto Alba per poter in tal modo “di interloquire con il Comune di Ercolano in merito a ulteriori decisioni che riguardino il patrimonio di che trattasi’’. Il presidente A.N.E.A. nello stesso esposto preannuncia anche la possibilità di riservarsi “ogni altra azione, ivi compreso l’invio degli atti all’Autorità giudiziaria competente, a tutela degli interessi collettivi diffusi in merito ai beni ambientali’’.

I precedenti-«Tempo fa già A.N.E.A. – rincara la dose il presidente Alberto Alba – aveva denunciato gli inutili e distruttivi abbattimenti di alberi da parte del Comune di Ercolano. Diversi alberi erano infatti stati eliminati nelle zone di Via Doglie, in Corso Resina, dove, la ditta che aveva rifatto la pavimentazione, aveva estirpato tutti gli alberi esistenti. Come se già non bastasse tutto questo, veniva deturpata anche la villa comunale, dove alberi secolari erano stati anch’essi vittime delle motoseghe». Per l’Associazione Nazionale Energia e Ambiente si tratta di «veri oltraggi al verde pubblico fatti anche con i mezzi del

Comune di Ercolano che dovrebbero servire per curare gli alberi anziché abbatterli, senza tenere in nessun conto del prezioso contributo che gli alberi danno per la mitigazione delle temperature in estate e per la qualità dell’aria, poiché assorbono gran parte delle sostanze inquinanti sia nell’aria che nel suolo. Purtroppo, ancora oggi l’opera distruttiva continua». Inoltre, prosegue lo j’accuse di A.N.E.A, «dove gli alberi sono stati piantati, dopo pochi anni vengono di nuovo estirpati, come sta avvenendo tuttora anche in Corso Italia e come è già avvenuto in Via 4 Novembre e via Panoramica.  Continuano a sparire alberi anche centenari, gli ultimi rimasti erano in Villa Comunale sotto il Municipio di Ercolano, dove, ognuno di essi stava lì da più di cento anni». Poi la chiosa finale dell’associazione. «A causa del cambiamento climatico, gli alberi diventano sempre più preziosi e indispensabili per mantenere le temperature più accettabili nelle torride estati, che ormai diventano sempre più soffocanti, ma questo sembra non interessare a chi prende determinate decisioni, per di più utilizzando i soldi dei contribuenti».

La replica del sindaco Bonajuto-Ma il sindaco ercolanese Ciro Bonajuto non ci sta a passare per un amministratore locale insensibile al verde e replica così: «La città di Ercolano, da quando sono sindaco, ha abbassato del 70% l’emissione in atmosfera grazie alla riqualificazione della pubblica illuminazione, cosa che non è avvenuta in nessun territorio della città metropolitana di Napoli. A dimostrazione della grande attenzione che abbiamo per l’ambiente». La fascia tricolore, poi motiva così la scelta di abbattere i 54 pini di via Benedetto Cozzolino. «Davanti ad una relazione di un agronomo che certifica la pericolosità e il rischio che questi alberi possano cadere, è mio dovere garantire l’incolumità delle persone e firmare l’ordinanza».

Di Antonio Sabbatino

 

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