N’Sea Yet già dal nome esprime la sua vocazione green e multiculturale perché se leggiamo in inglese significa ‘ancora nel mare’, ma in lingua napoletana si trasforma in un monito: ‘non si butta’.

Di qui l’ambiziosa mission dell’Associazione di promozione sociale: migliorare le condizioni ambientali della nostra ‘casa comune’ partendo dal presupposto che l’Uomo è parte di un sistema interconnesso agli altri uomini e con la Natura.

In altre parole, i comportamenti dell’essere umano hanno conseguenze dirette sull’ecosistema e sugli altri individui quindi lo stile di vita di ciascuno non può essere solo una scelta personale, ma deve diventare, almeno in parte, una scelta responsabile.

Con questa filosofia di fondo i numerosi volontari dell’Associazione, nata a Napoli circa tre anni fa, promuovono una serie di attività che spingono verso il cambiamento dei comportamenti quotidiani e l’adozione di pratiche sostenibili e diffuse.

“L’Associazione – spiega il Presidente Dario Catania – è nata intorno alla campagna #Prendi3 lanciata in Australia, dove ho vissuto per qualche tempo, e portata nel 2018 in Italia”.

“È un gioco – gli fa eco Giuseppe Paparcone – che consiste nel raccogliere nei luoghi frequentati tre pezzi di plastica e smaltirli correttamente, documentare con un selfie il bottino inquinante e postare la foto sui social taggando tre amici per invitarli a fare lo stesso”.

Un gioco molto serio che usa gli strumenti di comunicazione prediletti dai giovani a fin di bene e non come mezzo per denigrare e usare violenza.

Il numero 3 accompagna anche l’altra importante iniziativa #Pianta3: coltivare tre semi o piante o un giovane albero e diffondere l’azione sempre in maniera social invogliando gli altri a seguire il buon esempio.

Per chiudere il cerchio delle campagne lanciate da N’Sea Yet un’altra iniziativa di grande impatto educativo è #PrendiLAcQua, ovvero le fontane gentili: creare una rete di esercenti forniti di un rubinetto con acqua potabile presso i quali poter riempire la propria borraccia il cui utilizzo viene così incentivato. Anche in questo caso i social giocano un ruolo importante e fanno da eco ed effetto moltiplicatore secondo il principio di premiare e mettere in risalto i comportamenti virtuosi a beneficio della natura.

 Dulcis in fundo l’Associazione da febbraio scorso ha in gestione il frutteto del Parco Viviani dove è impegnata nella piantumazione di alberi e nella promozione di attività all’aria aperta rivolte ai cittadini e alle scolaresche. E non è tutto. I volontari di N’Sea Yet hanno anche attivato un profilo tripadvisor dell’Associazione su cui recensiscono i locali dove hanno consumato dei pasti anche sotto il profilo dell’ecosostenibilità come può essere il servire acqua in brocca.

Il sogno poi dei volontari è dotarsi di una barca a vela con la quale avvicinare gli avventori estivi delle coste campane e sensibilizzarli ad un corretto smaltimento dei rifiuti prodotti durante loro scampagnate marine perché nel mare si trova di tutto. E vista la tenacia, soprattutto l’amore per la ‘casa comune’ ambiente, non è difficile immaginare che lo realizzeranno insieme a tanti altri.

di Ornella Esposito 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui