NAPOLI- Da venerdì 25 settembre alle ore 17.00 fino a domenica 27 settembre a Napoli in Piazza Dante c’è YALLAFEST, il primo festival dell’intercultura organizzato dal Servizio Regionale di Mediazione Culturale YALLA gestito da Cidis Onlus con Gesco attraverso la cooperativa sociale Dedalus. L’evento è patrocinato dal Comune e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Un’occasione per raccontare una regione multietnica, dove dalle case si sentono provenire dialetti napoletani e cingalesi, profumi di basilico e di curcuma, e persino le musiche dei neo-melodici che si miscelano con i ritmi e le sonorità del Maghreb e dell’Africa. La coesistenza di culture diverse è da sempre legata alla storia della Campania, fin dai tempi della Magna Grecia; sono i protagonisti ad essere cambiati, e con essi anche gli strumenti e i prodotti di questa cultura dell’integrazione che, seppur faticosamente, è divenuta espressione di un vivere quotidiano. In un momento drammatico per la difficoltà di costruire risposte al dramma dei profughi fuori dalla retorica dell’assedio, queste tre giornate vogliono essere uno sguardo che capace di andare oltre le narrazioni tossiche del razzismo e della paura.
YALLA FEST si misurerà con questi temi criticando la logica dell’emergenzialismo e al tempo stesso raccontando, con la voce stessa dei protagonisti, la riorganizzazione sociale e culturale che anima la Campania. L’evento prevede dibattiti, mostre, musica, spettacoli, presentazioni, giochi, enogastronomia: dalle giovani blogger di seconda generazione che ci offrono sguardi nuovi sulle trasformazioni e i problemi dei nostri territori alle proposte narrative ispirate dalla Campania interculturale. Sul palco si alterneranno gruppi musicali autoctoni di provata cultura antirazzista, da Jovine agli Zezi & Massimo Ferrante, Maurizio Capone, The Gentlemen’s Agreement, Franco Del Prete e Dolores Melodia, ma anche gli srilankesi Paragon, l’Orchestra Multietnica Mediterranea e tanti altri. Gabriella Ghermandi, scrittrice italo-etiope, insieme a musicisti italiani ed etiopi degli Ethiocolor (un nome di rilievo internazionale nel campo della world music) presenterà Atse Tewodros Project: una rielaborazione tra jazz e musica tradizionale del corno d’Africa delle canzoni e narrazioni della resistenza Etiope al colonialismo italiano. Saranno anche presenti, tra gli altri: Massimo Andrei, Sandro Joyeux, Franco Del Prete & Sud Express, Rete Co’ Mar’, Delirio Creativo, Collettivo Irmao, Compagnia di K, Mihretu Ghide & Panacea, Alessio Arena, Elvira Ricotta Adamo, Djarah Akan, Gladys Basagoitia, Mario Vezza & Alessio Perisano, Marcella Tagliaferri & la cucina della Kumpania. Clicca qui per il programma completo