Sono tante, tantissime le “panchine rosse”, simbolo della lotta alla violenza sulle donne e la discriminazione di genere in tutta Italia. Vengono inaugurate spesso il 25 novembre, quando si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne. Sono tutte di alto valore simbolico, ma non tutte hanno la stessa storia. Quella di Sant’Anastasia, per esempio, ha una origine particolare. E non perché sia diversa dalle altre, ma perché è nata da un’idea di altre donne. Donne per le donne. Si tratta di Maria e Giuliana Ariola, titolari della M&T boutique, che hanno promosso la nascita della panchina davanti al loro negozio di via Mario De Rosa. Il loro è un negozio di abbigliamento tutto al femminile e quello della panchina rossa è sembrato un gesto di solidarietà spontaneo. Nella boutique le donne sono di casa: con le loro storie, i loro problemi, le speranze e i sogni. Donne fortunate e meno fortunate che condividono il piacere del ben vestire. Ed è per questo che per Maria e Giuliana “l’adozione” della panchina rossa a Sant’Anastasia è diventato un percorso naturale, una forma di condivisione che va ben oltre il simbolo. L’iniziativa è stata organizzata con l’amministrazione comunale e, in particolare, con l’assessorato alle politiche sociali guidato da Cettina Ciliberti.

di Francesco Gravetti

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