ROMA- Impegno sociale e solidarietà. Sono parole d’ordine per Rossopomodoro, marchio di ristoranti e pizzerie napoletane che continua con successo il suo progetto a favore delle donne vittime di violenza residenti a Casa Lorena, una struttura di accoglienza gestita dalla cooperativa EVA che si sostenta attraverso un servizio di catering per eventi e la produzione di dolci e confetture, “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”. Prelibatezze sane e apprezzate dal mercato che hanno permesso alle donne che le realizzano di recuperare autostima attraverso un’attività di cui andare orgogliose e che garantisce loro indipendenza economica. Sono ormai tre anni, dal 2013, che in tutti i menù di Rossopomodoro, rinnovati di stagione in stagione e proposti in ogni ristorante d’Italia, c’è un piatto pensato per esaltare la bontà e la genuinità delle marmellate artigianali prodotte dalle ospiti, spesso accompagnate dai figli, di Casa Lorena: è la “Scampagnata” (tagliere di salumi, formaggi e verdurine, olive nere di Ferrandina lucane infornate, uovo sodo, peperoncini ripieni al tonno e composta di frutta di stagione) e si trova tra gli antipasti, per chi volesse dare un sostegno concreto.

La campagna di Rossopomodoro a sostegno di Casa Lorena si chiama – con un chiaro gioco di parole – “Guai a chi la tocca” ed è stata illustrata da Clelia Martino, responsabile delle attività commerciali, marketing e di comunicazione della  Sebeto, durante il convegno internazionale per prevenire il femminicidio e la violenza contro le donne “Policy and practice to reduce and prevent feminicide: innovation and sustainability of actions and research”. Si è trattato di cinque giorni di approfondimento alla Scuola Superiore della Polizia di Stato di Roma, con esperti provenienti da ogni parte del mondo invitati da Cost Action (European Science Foundation) e dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, con il patrocinio della Società Italiana di Psicologia e della Società Italiana di Criminologia.

Un altro progetto a sfondo sociale che Rossopomodoro porta avanti con impegno dal 2011 è “Tutti in campo”, occasioni concrete di recupero per ragazzi napoletani a rischio realizzate di concerto con altre aziende, con il Comune di Napoli e con istituzioni, associazioni e artisti. Prima ancora, ci sono state le campagne per Amref, “Progetti in Africa per l’Africa”, che dal 2005 al 2010 hanno raccolto 300.000 euro per la realizzazione di iniziative benemerite come la costruzione di un acquedotto in Kenia, la realizzazione di aule, la vaccinazione di oltre 12.000 bambini tra gli 0 e i 5 anni nel Nord Uganda, la formazione sanitaria di 7 assistenti-medici e ostetriche comunitarie per il Sud-Sudan.

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