Suor Simona Biondin, 50 anni, laureata all’Orientale e consorella dell’Ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, ha una vasta esperienza nel campo dell’istruzione, della formazione professionale e della solidarietà rivolta ai giovani. In qualità di direttrice dell’Istituto Mater Dei di Napoli, Suor Simona si impegna con dedizione a fornire un percorso educativo e professionale di alta qualità aigiovani. L’Istituto accoglie studenti dai 14 ai 18 anni, offrendo corsi che vanno oltre la semplice
formazione tecnica-professionale, valorizzando sia la crescita umana che la preparazione professionale degli studenti.
Nota per la sua energia inesauribile, nel 2020 ha avviato, insieme con le consorelle, una serie di corsi di formazione professionale per ragazzi
desiderosi di apprendere un mestiere e costruirsi un futuro migliore, lontano dalla strada e dalle difficoltà che potrebbero incontrare.
Suor Simona lavora instancabilmente per reintegrare nel percorso formativo quei giovani che, per varie ragioni, non hanno completato il tradizionale percorso scolastico, contribuendo così
in modo significativo a ridurre la dispersione scolastica e a offrire prospettive lavorative concrete.
Qual è la sua opinione sui dati allarmanti riguardanti la dispersione scolastica, nella città metropolitana di Napoli?
«Il fallimento scolastico rappresenta una grande perdita, con ricadute sociali devastanti, in quanto i ragazzi coinvolti ne saranno segnati per tutta la vita. Però io ho molta fiducia, ho letto che i dati sono in leggero calo. La Regione
Campania sta lavorando in questa direzione con diversi progetti, tra cui anche l’Ecosistema Educativo Napoli Nord che aprirà a Casoria».
L’Istituto di Formazione Professionale Mater Dei aprirà una nuova sede a Casoria. Come nasce il nuovo progetto?
«A volte servono tragedie per attivare processi di rinascita. La nuova sede a Casoria, che aprirà nell’autunno del 2024 in Vico III San Mauro n.14, nasce a seguito di quanto accaduto a Caiva-
no, nel quartiere Parco Verde. Questo evento ha risvegliato le coscienze, portando a una collaborazione fruttuosa tra Governo e Regione. Dopo
un incontro con il Presidente De Luca e una visita all’Istituto di Formazione Professionale Mater Dei, è stato deciso di replicare questo modello di formazione. L’obiettivo della nuova sede è contrastare la dispersione scolastica e preparare i ragazzi per il mondo del lavoro,
offrendo corsi progettati in collaborazione con le aziende locali per garantire una formazione pratica e mirata».
Quali sono le scadenze previste per le iscrizioni e dove trovare tutte le informazioni per queste
opportunità?
«Le iscrizioni sono già aperte e c’è tempo fino al 30 settembre 2024. È stato svolto un capillare lavoro di orientamento nelle scuole medie e sull’intero territorio per aiutare i ragazzi, i docenti che li seguono e le loro famiglie a valutare questa nuova proposta formativa. Tutte le informazioni necessarie sono reperibili scrivendo a
direzione.poloeducativo@cfpmaterdei.it oppure telefonando al numero 334 7563731».
Suor Simona, qual è il suo approccio per assicurarsi che nessun giovane venga lasciato indietro e per infondere speranza e passione in coloro che possono sentirsi spenti a causa di difficoltà personali o familiari?
«Don Bosco diceva che “ogni giovane ha un punto accessibile al bene”; compito degli adulti è individuarlo. I miei collaboratori ed io cerchiamo di fare proprio questo: guardare i ragazzi e le ragazze con questi occhi, cercando di
scoprire quanto di bello custodiscono nei loro cuori, anche se si mostrano aggressivi, prepotenti, o svogliati. In apparenza possono sembrare duri, ma questo non deve demotivarci, anzi,
ci deve spingere a capire cosa nasconde questo atteggiamento e a trasformare le loro ferite in punti di forza. Questi sono gli “ultimi” a cui ho scelto di dedicare la mia vita. Ai ragazzi basta sapere che noi adulti ci siamo per loro, che non
li giudichiamo e che li amiamo; questo è ciò che dà loro fiducia e speranza. Credo che, se senti di essere stimato, hai anche la spinta a fare bene e a provarci».
Suor Simona, potrebbe condividere con noi il suosegreto per mantenere costantemente alta la sua
energia e disponibilità verso gli altri?
«Nessun segreto! Si chiama fede, passione e senso di responsabilità. La passione è il motore della vita di ciascuno di noi. Quando trovi il senso
della tua vita, ciò che ti appassiona, che ti fa innamorare, tutto diventa semplice e possibile. Io l’ho trovato scegliendo di dedicare la mia vita al Signore e ai ragazzi. Il senso e la direzione che
dai alla tua vita riescono a non farti sentire la stanchezza (e anche se la senti, sai affrontarla) e a continuare a camminare verso quella meta
che ripaga ogni sforzo».
Di Giovanna De Rosa