Le famiglie con bambini stanno affrontando un momento mai vissuto prima. Con l’Italia bloccata per il coronavirus, è a rischio la quotidianità alla quale siamo stati abituati. I figli che non vanno a scuola e non fanno nessuna attività extrascolastica devono fare i conti con il tempo libero e la gestione degli spazi domestici. La televisione e i social stanno dando dei messaggi impegnativi sul piano emotivo soprattutto per i più giovani. E’ inevitabile che vengano meno i punti saldi, sia colpita la loro serenità, impauriti dagli scenari attuali e ancor di più dal futuro incerto. E’ per questo che gli adulti devono essere modello per loro e indicare loro la strada: occorre darsi in famiglia un senso di comunità. «La linea di ascolto 1.96.96 – Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro – e le linea di emergenza 114 e 116000, in questi giorni, hanno registrato un aumento delle segnalazioni e crescono i casi gestiti dai nostri operatori. I bambini e gli adolescenti vivono in queste ore uno stravolgimento della loro quotidianità e cercano un ascolto attento e delle risposte concrete alle loro paure».
È fondamentale che la famiglia diventi una comunità per affrontare i temi della paura e della preoccupazione individuale insieme. Bisogna da un lato indicare a bambini e adolescenti la strada più opportuna per tutelare la loro salute e responsabilizzarli nel modo appropriato e dall’altro provare a condividere con loro le proprie emozioni rispetto al momento storico che stiamo vivendo, facendo attenzione a filtrare le preoccupazioni personali. Gli adulti sono chiamati a parlare con i bambini, ad essere modello per i propri figli,cercando di tenerli distanti dal contatto diretto con la televisione, che in questi giorni lancia messaggi particolarmente impegnativi sul piano emotivo.
Anche la peer education è fondamentale, cioè lasciar parlare i bambini più grandi con i più piccoli, per trovino un codice di dialogo più diretto e sincero. Dare ordine e regolarità alla giornata di un bambino è indispensabile, tenendo in considerazione l’età: impegnare i più piccoli con giochi e attività che permettono di stabilire un rapporto diretto e concreto con i membri della famiglia. Con i bambini che frequentano la scuola elementare, media e con gli adolescenti i genitori sono chiamati a costruire un dialogo in cui il digitale diventi uno strumento positivo per la loro vita.