Confcooperative Federsolidarietà Campania e Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Coordinamento regionale della Campania – si riuniscono in un’Assemblea pubblica a Bacoli per incontrare i cittadini e tutti coloro che da anni si impegnano per la rinascita di Parco Cerillo.
L’appuntamento è per sabato 08 ottobre, ore 17.00, presso Parco Cerillo, via Cerillo 86.
Dichiarano le due Organizzazioni:
L’Assemblea si rende necessaria all’indomani di una interlocuzione vaga con il Comune di Bacoli, che ha pubblicato un bando per assegnare a privati la gestione di alcune aree afferenti parco Cerillo, senza tenere conto del lavoro e dell’impegno degli ultimi sette anni della cooperativa sociale di inserimento lavorativo Tre Foglie, meritevole di aver riqualificato l’area e di averla restituita alla comunità bacolese. In gioco c’è il futuro di un progetto occupazionale territoriale per giovani e persone fragili, che nelle attività per il Parco Cerillo hanno trovato occasione di integrazione sociale e di emancipazione lavorativa regolare“.
Il bando del Comune, rispetto al quale è stato chiesto un confronto, cancella un percorso amministrativo virtuoso di partenariato pubblico/privato sociale, oltre che un percorso culturale di valorizzazione di un bene pubblico, fonte di occupazione per uomini e donne svantaggiati.
Nonostante ben due comunicazioni istituzionali con una richiesta di un confronto per individuare il percorso giuridico più idoneo a sostenere l’esperienza della cooperativa, il Comune non ha assunto impegni ufficiali per tutelare questa esperienza. Si mortificano i ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne che la legge definisce svantaggiati e che lavorano ogni giorno per rendere Parco Cerillo un luogo accessibile, vivibile e di comunità.
Non comprendiamo la chiusura del Comune, tanto più che a chiedere il confronto sono sigle regionali che hanno nella loro mission la giustizia sociale e la tutela del bene comune.  Il Codice del Terzo Settore, infatti, invita la Pubblica Amministrazione a percorsi di dialogo con gli enti del Terzo settore, segno che le politiche di valorizzazione del patrimonio pubblico necessitano oggi di considerare altri parametri (l’impatto sociale, le ricadute occupazionali, la restituzione alla pubblica fruizione di un bene in disuso). Suffragano questa linea le recentissime linee guida n. 17 dell’ANAC “Indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali” che hanno chiarito che le modalità della co programmazione e della co progettazione tolgono spazio alle procedure previste dal codice dei contratti.
All’Assemblea di sensibilizzazione sono invitati i cittadini, gli addetti ai lavori e quanti hanno a cuore le sorti del Parco e dell’esperienza virtuosa della cooperativa sociale.

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