Una tredicesima edizione in cui i protagonisti, oltre ovviamente ai documentari proposti italiani e stranieri, saranno venti tra studentesse e studenti dell’Università Federico II di Napoli chiamati a recensire i lavori visionati nel corso della rassegna. L’Astradoc – Viaggio nel Cinema del Reale”, curata dall’associazione Arci Movie di Ponticelli, in sinergia con l’Università di Napoli Federico II, Coinor e Parallelo 41 produzioni, con il patrocinio del Comune di Napoli. Si parte questa sera, in concomitanza con il giorno della memoria delle vittime della Shoah che si celebra ogni anno il 27 gennaio, e andrà avanti nella sua prima parte sino al 17 marzo per poi riprendere il 24 marzo andando avanti sino al 12 maggio. Il cinema scelto per le proiezioni dei documentari, ancora una volta, è l’Astra di via Mezzocannone 109 nella zona universitaria di Napoli. A La prima proiezione, proprio in occasione del giorno della memoria di oggi, sarà alle 20.30 “Three Minutes – A Lengthening” di Bianca Stigter (Olanda e Regno Unito, 2021 – 69’), selezionato ai principali festival internazionali come il Sundance Film Festival, il Toronto International Film Festival, l’IDFA di Amsterdam e la Mostra del Cinema di Venezia. Il costo per ogni singolo evento è davvero alla portata di tutti: soli 4 euro, proprio per incentivare gli appassionati di cinema e non solo a rendere ancora una volta luogo di incontro, scambio e riflessioni il cinema Astra. Degli 8 lavori proiettati, oltre la metà sono inediti. Tra i prossimi appuntamenti: il 3 febbraio ci sarà “Via Argine 310” di Gianfranco Pannone che riproporrà per il suo documentario incentrati sui lavoratori ex Whirlpool (con la voce narrante di Alessandro Siani insieme agli operai della fabbrica, a Maurizio De Giovanni e al musicista Daniele Sepe. Il 10 febbraio, verrà proiettato “Se fate i bravi” di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone, visto all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, con gli autori presenti per accendere nuovamente le luci sui tragici fatti del G8 di Genova del 2001. Il 17 e il 24 febbraio verranno invece omaggiati Franco Battiato e David Bowie attraverso i due lavori “Franco Battiato – La voce del padrone” di Marco Spagnoli e “Moonage Daydream” di Brett Morgen, acclamato lo scorso anno al festival di Cannes. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’associazione Arci Movie: tel 0815967493, whatsapp 3346895990, info@arcimovie.it.

Gli organizzatori – «Inaugureremo sulla memoria perché era giusto cominciare da questo tema – afferma Roberto D’Avascio, presidente di Arcimovie – Come associazione da anni lavoriamo su quest’aspetto perché fino al 2020 avevamo un segmento della sezione scuole e ogni anno troviamo almeno un paio di film dedicata alla scuola e riprendiamo ora dopo la pausa per la chiusura». Proprio sull’importanza della memoria, aggiunge D’Avascio, «il cinema non ha mai abbassato l’attenzione; negli ultimi vent’anni sono tanti gli esempi di testimonianza. La società civile invece la guardia l’ha abbassata perché la ricorrenza rischia di essere ripetitiva». Il curatore artistico della rassegna, Antonio Borrelli, dice: «Arcimovie è un’associazione culturale senza scopo di lucro e le attività che proponiamo sono sempre votate al sociale, a partire dal basso costo del biglietto. Quest’anno con il coinvolgimento diretto degli studenti della Federico II, che si occuperanno delle recensioni di ciò che hanno visto sullo schermo, facciamo un ulteriore scatto. Si tratta di una sorta di laboratorio di critica. L’idea è far appassionare i giovani a un tipo di cinema che è un po’ marginale rispetto a quello che passa nelle sale».

I docenti – Gina Annunziata, docente di Storia del Cinema all’Accademia di Belle Arti per la scuola di cinema audiovisivo, non nasconde il suo entusiasmo per «la partecipazione più attiva degli studenti per l’edizione 2023 di Astradoc – Viaggio nel Cinema del Reale». Si tratta di «un’occasione per gli studenti di vedere il cinema contemporaneo in una dimensione di approfondimento e di analisi grazie all’introduzione e agli interventi di autori, critici ed esperti che prenderanno parte alle varie serate». Per la professoressa Annunziata il documentario «incuriosisce molto i ragazzi». «L’atteggiamento che il cinema pone sul mondo, con il suo sguardo, costringe a riflettere e questa è una linea fondamentale da seguire. Oltre alla memoria si vuole portare ad agire nel contemporaneo, oltre la nostalgia, rendendo consapevoli i giovani sull’attualità» chiarisce la professoressa Anna Masecchia, storica del cinema e Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Napoli Federico II. Tra gli argomenti che più coinvolgono anche gli studenti di cinema, quasi scontato dirlo, la pandemia di Coronavirus che ha avuto il suo culmine tra il 2020 e il 2021. «Noi – ravvisa la professoressa Masecchia –  abbiamo la memoria sempre corta ma con la pandemia registriamo un tasso di ansia nei giovanissimi davvero preoccupante. Su questo aspetto quando trovano un orizzonte che oltre a individuare il problema individua anche una possibile soluzione, credo che colga molto nel segno ed ha qualcosa di catartico nell’incontro con la realtà. Questo li tocca molto sul vivo, è una buona notizia la loro volontà di reagire». E in questo il cinema può aiutare, di molto.

di Antonio Sabbatino

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