A Ponticelli si continua a sparare , altra  tragedia, che segna in negativo la vita della città di Napoli: due omicidi, due uccisioni in pieno giorno, che testimoniano come la guerra tra clan di camorra continui ininterrotta senza che nessuno abbia intenzione di fermarla. Lo avevamo gridato in tutti i modi: “Quanto dovremo aspettare per vedere delle risposte alla violenza nei quartieri? Negli scorsi mesi – si legge in una nota-  abbiamo provato in tutti i modi a mantenere alta l’attenzione sulle violenze che insistono nella città e nella provincia di Napoli: attraverso comitati, mobilitazioni e denunce; attraverso la nostra presenza quotidiana nelle educative territoriali, con le associazioni di quartiere impegnate giorno e notte per costruire un’altra idea di vita e di comunità. Abbiamo reagito quando sono esplose bombe, dopo agguati e intimidazioni.  Ma l’aria a Napoli è continua ad essere irrespirabile.
Le risposte della politica continuano ad essere tardive. Servono risposte strutturali in termini di sicurezza e politiche sociali; in termini di posti di lavoro e di politiche educative che accompagnino i minori dentro e oltre la scuola fino ai 18 anni.
Noi torneremo in strada a mobilitarci perchè il silenzio è complice della camorra e di chi vuole raccontare Napoli come una città indifferente ed assuefatta. Torneremo per le strade perchè nonostante il dolore e la stanchezza non ci arrendiamo ancora all’idea che si possa morire di camorra e che Napoli non possa avere le stesse opportunità che invece hanno altri luoghi del nostro Paese. E per questo pretendiamo risposte”.

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