NAPOLI- Piccoli giornalisti crescono. Si è appena concluso nella Parrocchia Sant’Antonio di Padova di Trecase il laboratorio di giornalismo riservato ai ragazzi del Grest, dell’Oratorio estivo in collaborazione con Agape Impresa Sociale che gestisce alcuni Centri di accoglienza nell’hinterland napoletano e vesuviano. L’iniziativa, promossa da don Federico Battaglia, giovane sacerdote originario di Torre del Greco, è stata finalizzata alla realizzazione di un telegiornale itinerante dedicato ai temi dell’attualità e dell’integrazione. Le lezioni teoriche dedicate alle regole di base del giornalismo si svolte all’interno della piccola, ma accogliente, biblioteca dedicata a don Antonio Izzo, fondatore del complesso religioso. La comunità ecclesiale è, da sempre, molto sensibile al tema della comunicazione che è strettamente legato a quello della diffusione della cultura del dialogo.
Nel corso del laboratorio agli aspiranti giornalisti è stato proposto un articolo immaginario che racconta la natività di Gesù con il freddo linguaggio della cronaca giornalistica. I giovani hanno quindi compreso che gli evangelisti, attraverso la cronaca degli eventi riguardanti la vita ed i miracoli di Gesù, non hanno fatto altro che svolgere un attività simile a quella dei giornalisti di oggi. È stato infatti osservato che la narrazione di Luca, uno dei quattro evangelisti, è stata realizzata usando le testimonianze dirette di persone che hanno assistito agli eventi prodigiosi, proprio come fanno i professionisti dell’informazione. Dal racconto sacro si è passati alla stretta attualità con riferimento ai problemi che i cronisti affrontano giorno per giorno per esercitare la propria professione. A conclusione del corso i ragazzi hanno visitato il Centro di Accoglienza Straordinaria “Villa Angela di Terzigno”. Qui gli aspiranti giornalisti Denise Fiorentino Vincenzo Alleanza Rosanna Brancaccio Cristiana Ortega Gabriella Raiola Samantha Di Martino Caterina Formisano Emanuele Cozzolino Cirillo Francesco Davide Saulle Alfonso Bruno Liberata Bruno, coordinati dagli animatori Francesco Cirillo e Alessandra De Simone e dalle mamme-volontarie Milena Tortora e Pina Langella, hanno incontrato gli operatori umanitari e alcuni cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale ai quali hanno chiesto dettagli sul viaggio compiuto per giungere in Italia e sulla loro esperienza di vita alle falde del Vesuvio.

di Carmine Alboretti 

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