TORINO. Sono passati sedici anni da quando il primo cittadino cinese è arrivato in Valle Infernotto, un’area del Cuneese  la cui principale risorsa economica deriva dall’estrazione della  pietra di Luserna. Da allora, la richiesta di manodopera per le cave della zona ha attirato a Barge e Bagnolo,  i due principali comuni della Valle, migliaia di operai, quasi tutti originari della provincia cinese dello Zijang, un’altra zona tradizionale di lavorazione della pietra. I piemontesi ne hanno apprezzato l’indole silenziosa e la dedizione al lavoro, e così la comunità cinese di Valle Infernotto ha prosperato  fino a diventare una delle più grandi d’Italia, seconda solo a quella di Prato. E finendo oggi al centro di “La strada della pietra”,  esposizione fotografica realizzata da Rino Fassio e Simone Perolari, che verrà inaugurata il 14 settembre al Museo regionale di Scienze naturali di Torino. L’inaugurazione avrà luogo venerdì 14 settembre alle 18, al Museo regionale di Scienze naturali (via Giolitti 36, Torino). La mostra rimarrà nei locali del Museo delle scienze fino al 30 settembre e sarà aperta tutti giorni, escluso il martedì, dalle 10 alle 19. Il costo di ingresso è di 5 euro, ridotto 2,50.
PER SAPERNE DI PIU’:
Museo regionale delle Scienze naturali
 

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