“Politiche sociali e politiche per il Mezzogiorno: il terzo settore motore del cambiamento” è il titolo del XXIX congresso provinciale delle Acli Metropolitane di Napoli, che sarà celebrato nella sagrestia del Vasari del complesso monumentale di Sant’Anna in Lombardi, in piazza Monteoliveto 4, sabato 16 dicembre, con inizio alle 9.30.

L’associazione dei lavoratori cristiani partenopea, dunque, torna a congresso dopo quattro anni. Con oltre diecimila soci di sistema, oggi le Acli di Napoli sono più forti e visibili sul territorio metropolitano, pronte a dare un contributo sempre maggiore allo sviluppo dei territori ed alla discussione in materia di lavoro, welfare, solidarietà insieme ai 45 circoli disseminati su tutto il territorio insieme agli sportelli di patronato e centri di assistenza fiscale.

Tra gli ospiti del congresso, il vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia, il presidente di Alleanza contro la Povertà e vicepresidente nazionale delle Acli Antonio Russo, il portavoce regionale del Forum del Terzo Settore Giovanpaolo Gaudino.  Per il Comune di Napoli porteranno i saluti l’assessore al bilancio Pierpaolo Baretta su delega del sindaco Gaetano Manfredi ed il presidente del Consiglio Comunale Enza Amato. Sono invitati a dare il proprio contributo esponenti del mondo politico, sindacale e del terzo settore nazionale, regionale e metropolitano, oltre ai rappresentanti delle Acli delle province campane.

Gli oltre cento delegati congressuali eleggeranno il consiglio provinciale dell’associazione, che, a gennaio, eleggerà il nuovo presidente provinciale, il quale prenderà il posto di Maurizio D’Ago, che non si ricandiderà per un secondo mandato. “Sono stati quattro anni ricchissimi, belli e difficili, in cui abbiamo affrontato l’emergenza Covid-19, ma anche tutta la fase della necessaria ripresa, che ci ha visti protagonisti di battaglie per limitare la povertà imperante a Napoli e nel Paese. – afferma D’Ago – Siamo pienamente convinti che, in questa fase storica, il terzo settore debba trasformarsi in motore di cambiamento per le nostre comunità, promuovendo la cittadinanza attiva e la solidarietà.”

 

 

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