Connettiti con noi

Agenda

“Guarda cosa mangi”, manuale per controllare il diabete

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

ROMA. E’ stato presentato a Roma dalla Fondazione Italiana Diabete Onlus (FID) “Guarda che cosa mangi”, un manuale che raccoglie la composizione nutrizionale degli alimenti e consente di conoscere il contenuto di grassi e l’apporto calorico dei cibi. Prima edizione italiana di una vera e propria guida all’alimentazione consapevole, il manuale è uno strumento creato per pazienti con diabete mellito, perché consente di migliorare la gestione della terapia insulinica, ma può essere di grande utilità per tutti.  Infatti, un’alimentazione corretta è indispensabile per chi soffre di diabete, ma è altrettanto importante, unitamente ad uno stile di vita sano e ad un costante esercizio fisico, per tutte le persone non diabetiche che vogliono prevenire gravi patologie, prime fra tutte le malattie cardiovascolari. Inoltre, i principi della dieta mediterranea, il controllo delle porzioni ed il mantenimento di uno stile di vita corretto sono fondamentali per evitare il sovrappeso e per prevenire l’obesità.
Il manuale, edito da Baldini&Castoldi, è frutto della collaborazione tra la FID, l’Ospedale Niguarda di Milano e il Diabetes Research Institute di Miami, diretto dal Professor Camillo Ricordi. Hanno inoltre contribuito l’Associazione Insieme per il Diabete di Palermo e l’Associazione dei diabetici della Provincia di Milano. La raccolta dei dati relativi ai singoli prodotti è stata possibile grazie all’impegno della COOP e dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione (INRAN).

Primo piano

medolla 6 ore fa

Adolescenti e salute mentale: Progetto Itaca rinnova il suo impegno con “Prevenzione nelle Scuole”

medolla 2 giorni fa

Legambiente, in Campania solo il 12% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità

Gravetti 5 giorni fa

Accordo AIC e AVIS: colazioni senza glutine per i donatori celiaci

medolla 1 settimana fa

Suicidio, Telefono Amico: “Oltre 3mila richiesta d’aiuto in soli 6 mesi”

Salta al contenuto