“Sul in carcere ‘o sann fa”, questo è il titolo del concorso di idee promosso lo scorso mese di giugno dal Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania e dall’Associazione “Il Carcere Possibile Onlus” pubblicato sul sito dell’Associazione, per la realizzazione di un logo che identificherà i prodotti realizzati nelle carceri campane. Quello prescelto è coloratissimo, con una frase ironica e al contempo esplicativa è già finito sulle t-shirt. L’obiettivo era quello
di individuare un segno distintivo che da apporre su oggetti di artigianato, confezionamento di prodotti agroalimentari, tessuti e manufatti che testimoniano ai cittadini un messaggio positivo di quanto il carcere possa esprimere sulla qualità e le creatività del lavoro dei detenuti, siano essi alle dipendenze delle cooperative che nelle lavorazioni interne dell’amministrazione.
Al concorso, rivolto a giovani creativi e designer, hanno aderito circa cinquanta partecipanti, che i promotori ringraziano per la partecipazione e la passione con cui hanno espresso la loro creatività.
La commissione giudicatrice, presieduta da Gaia Bozza, giornalista di Sky Tg24 e composta da Claudio Valerio Agrelli, direttore creativo di Agrelli&Basta Srl a socio unico, Annalisa Cassese, Graphic e web Designer, Assunta Borzacchiello e Carlotta Giaquinto, dirigenti rappresentanti il Prap Campania; Sabina Coppola e Sergio Schlitzer, avvocati esponenti de Il Carcere Possibile Onlus, ha decretato all’unanimità vincitore Domenico Miglio, giovane graphic designer di San Severo (FG) che ha realizzato il logo, scelto per l‘originalità e la sottile ironia del claim e l’adattabilità ai vari prodotti. Al vincitore va il premio di 1.500 euro messo a disposizione dal Carcere Possibile Onlus.

di Mirella D’Ambrosio

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