Un’attenzione particolare al concetto di inclusione grazie all’iniziativa denominata Family Run &Friends. L’edizione 2023 della Napoli City Half Marathon, organizzata dalla Napoli Running con il Comune di Napoli che si terrà domenica 26 febbraio con partenza e arrivo alla Mostra d’Oltremare, avrà anche una connotazione sociale espressa attraverso la corsa di 2 km prevista per il giorno precedente la maratona, sabato 25 febbraio. Si tratta di un momento nel quale diverse charity (manifestazioni di beneficenza) saranno protagoniste al villaggio dello sport allestito alla Mostra d’Oltremare già nei giorni antecedenti all’evento sportivo. La partecipazione alla Family Run &Friends della prossima settimana, con partenza e arrivo anch’essa dalla stessa Mostra d’Oltremare, e che ha come partner la Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono ETS, è aperta a tutti coloro lo desiderano dai 0 ai 99 anni, gratuita sino ai bambini di 10 anni accompagnati da un adulto che può iscriversi al solo costo di 5 euro. È possibile portare con sé il proprio cane, passeggiare, correre, fare selfie all’insegna del divertimento. A tutti i partecipanti verrà data una maglietta, una medaglia ed un piccolo ristoro. In più, ci sarà il premio per la famiglia più numerosa nella quale saranno conteggiati come partecipanti anche i cani, riconoscendo loro il ruolo di “membro” della famiglia a tutti gli effetti. Altra iniziativa prevista, la Staffetta X 2, altro evento non agonistico.

Alcune realtà connesse al terzo settore e alle attività sociali hanno presenziato alla conferenza stampa di presentazione della Napoli City Half Marathon (con i vertici Coni e della Mostra s’Oltremare rappresentanti dell’Esercito Italiano, della Polizia Municipale). Tra queste la Fondazione Sostenitori Santobono ETS, intenta a raccogliere fondi per il progetto di Pet Therapy (già in atto dallo scorso anno) in favore dei bambini dell’ospedale Pediatrico del Vomero. Nel 2023, spiega Emanuela Capuano, direttore della Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono Ets, il progetto porterà «6 cani addestrati (con addestratori e veterinari) due volte alla settimana, il martedì pomeriggio e il venerdì pomeriggio, al reparto di Neuroncologia. Abbiamo un spazio esterno, una sorta di ludoteca dove si trova il padiglione Ravaschieri, dove questo progetto sarà svolto». La decisione di puntare sulla Pet Therapy, non è certo presa arbitrariamente. «Ce l’hanno chiesto sia i fisioterapisti che gli psicologi oltre ai medici – sottolinea Capuano – perché permette ai bambini di poter uscire dalla loro stanza anche quando sono molto gravi incontrando anche quelli degli altri reparti costretti ad esempio a muoversi in carrozzella. Interagire con il cane, inconsapevolmente, è una sorta di terapia». Dice ancora il direttore della Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono Ets: «Ci saranno delle special guest per l’occasione. Da un lato i supereroi di un’associazione di Monte di Procida che si chiama “Vivi l’estate’’ che prima del Covid venivano spesso al Santobono a rallegrare i bambini e poi abbiamo Azzurra Mennella, un’attrice che si è distinta nella serie napoletana “La vita bugiarda degli Adulti’’ dove interpretava la bambina Ida e poi ha fatto anche la protagonista di una puntata del commissario Ricciardi e non solo. Lei è la figlia di un chirurgo del Santobono che fa parte della nostra fondazione». Oltre a organizzare le varie iniziative di sostegno, fondamentale è poter finanziare per dare continuità nel tempo. In questo caso si può donare attraverso il 5×1000 alla voce “Sostegno agli enti di terzo settore’’ con il numero di codice fiscale 950 475 20 630. «Sul punto va fatta una considerazione, che lasciamo sempre alle parole della Capuano. L’87% del 5×1000 va a fondazioni e associazioni del Centro-Nord e il resto al Sud. Per noi il 5×1000 è invece uno strumento fondamentale perché grazie ad esso riusciamo a ricevere contributi importanti. Noi spesso lo utilizziamo per progetti veloci come quelli per l’acquisto immediato di apparecchiature e a completamento della Pet Therapy». Da segnalare, inoltre, le attività di chi è inserito nelle charity in occasione della Family Run&Friends di sabato 25 febbraio: quella della Casa del Sorriso di via della Scesa dei Pastori, struttura con 7 stanze, bagni e cucina in comune destinata a ospitare i parenti dei lungodegenti ricoverati. «Il costo è di 20 euro a notte, un prezzo accessibile proprio in virtù delle esigenze di chi vi è ospitato, familiari anche delle altre regioni del Sud, del Centro Italia e delle Isole» dice Deborah Di Bernardo aggiungendo: «L’accoglienza è il nostro punto di forza, appunto con il sorriso: non certo come i bed and breakfast soliti dove oramai le prenotazioni sono senza l’incontro tra persone». Secondo la Di Bernardo «l’occasione della maratona è congeniale per la promozione della nostra Casa del Sorriso, l’unica del Sud Italia, che sino alla pandemia andava bene prima dello stop a tutte le attività che ha fermato anche i viaggi e l’approdo a centri medici di eccellenza come pure ci sono a Napoli. Inoltre, la ceramista Paola Capriotti venderà alcune sue opere devolvendo a noi il 30% degli incassi e sul sito della Maratona c’è un link dove è possibile fare delle donazioni. Ringraziamo la Napoli Running ci ha offerto questa possibilità».

A prendere parte alla Napoli City Half Marathon saranno 6000 atleti con 1267 gli stranieri che correranno 21,097 Km chilometri. «L’anno scorso – le parole dell’assessore comunale allo Sport Emanuela Ferrante – c’è stato qui il record italiano e quest’anno puntiamo a un evento internazionale che porta sempre lustro a una Napoli accogliente e inclusiva. Speriamo che ci spinga verso la candidatura di Napoli capitale dello sport 2026, ma lavoriamo anche per lo sport per le famiglie, con la “Family Run”, iniziativa bellissima che coinvolge insieme genitori e bambini». Sull’aspetto sociale interviene anche Luca Trapanese, assessore al Welfare della giunta cittadina.  «Sapendo che per la maratona di Napoli c’è una parte legata alla famiglia, do un messaggio: la famiglia perfetta non esiste, esistono le famiglie e nessuno è perfetto. I modelli di famiglie allargata sono tanti. Io partirò con mia figlia Alba alla Family Run &Friends, per ribadire che non esiste una sola famiglia. C’è anche la famiglia senza figli, dove c’è l’amore vuol dire che c’è la famiglia Napoli è una città inclusiva».

di Antonio Sabbatino

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