Sono 272 le persone minori prese in carico da Cuore Visconteo, il programma contro le povertà nei comuni a Sud di Milano promosso da Fondazione di Comunità Milano con un’ampia rete di partner e sostenitori, coordinata da Progetto Mirasole.
Il 15 luglio, Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili voluta dalle Nazioni Unite, è l’occasione per presentare alcuni dati relativi alle ragazze e ai ragazzi accompagnati da Cuore Visconteo dal 2021 ad oggi. A fare da filo rosso alle azioni intraprese è una solida cornice statistica. In Italia il 24,6% di chi ha tra 15 e 29 anni è a rischio povertà – una persona giovane su quattro – a dirlo è un recente studio di Eurostat.
In due anni di attività Cuore Visconteo ha attivato 150 colloqui psicologici. Emblematici i temi ricorrenti degli incontri con la “Generazione Z” (persone nate tra il 1997 e il 2012): l’ansia per il futuro e la relazione tra sé e le altre persone, quasi percepissero gli anni che hanno davanti come una corsa ad ostacoli per cui non sono allenati, un’incertezza che mina il benessere psicofisico delle ragazze e dei ragazzi. Inoltre, in accordo con la scuola e con lo sportello psico-pedagogico, Cuore Visconteo ha guidato 75 giovani nell’orientamento per la scelta della Scuola Superiore, 25 dei quali ad alto rischio di dispersione scolastica dopo la terza media. Il programma ha inoltre garantito doti economiche per 47 persone minorenni, coprendo terapie e spese mediche, acquisto di materiali scolastici e iscrizioni a centri sportivi.
I risultati di Cuore Visconteo dopo 2 anni
Il Rapporto di valutazione di Cuore Visconteo – a cura di Codici Ricerca & Intervento – fotografa il numero di persone accompagnate a partire dall’avvio del progetto nell’aprile 2021 ad oggi. Il report conferma che il 68% delle persone beneficiarie contatta Cuore Visconteo “in modo informale”, attraverso la rete e i luoghi di comunità sul territorio, mentre solo il 32% è segnalato dai servizi sociali, dunque “già noto”. Ciò conferma la progressiva emersione di casi di fragilità sconosciuti all’iter tradizionali.