Connettiti con noi

Notizie

In Africa per insegnare musica ai bimbi disabili

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

[monoslideshow  id=14 w=450 h=350 present=’sparkles’]
CASERTA. «Non credo di riuscire a descrivere la gioia che ho provato: è un’esperienza che arricchisce, apre il cuore e la mente e ti fa assaporare le cose  essenziali della vita»: così Antonio Russo, ventottenne di Trentola-Ducenta, racconta  il suo campo di volontariato nel Sahara occidentale. Organizzato da due  associazioni bolognesi, la Yoda (Youth for the Developement Alchemy) e la  Music Together, il campo ha coinvolto 9 ragazzi, che sono stati catapultati, per  due settimane, nella quotidianità di un villaggio di 50mila profughi Saharawi.
IL BALLO. «Quando siamo arrivati – racconta Antonio – un bambino che giocava per  strada,  ci ha visti da lontano ed è corso verso di me con le braccia aperte. Mi è  rimasto attaccato per un po’, come se mi conoscesse. Come lui, nei giorni  successivi, molti bimbi ci hanno “adottati” e ci hanno fatto sentire a casa».  In una delle tre scuole del villaggio, Antonio ha tenuto un corso musicale  speciale per studenti con varie disabilità e, con Giovanni Aizzone, direttore  della Music Togheter, un percorso di integrazione tra i minori con disagi  psichico/fisici e quelli della scuola primaria. Parte integrante del campo di  volontariato sono stati i corsi di formazione per i docenti del posto: dalle  modalità di insegnamento ai tempi di apprendimento dei bambini. «Il corso si concludeva con un ballo – spiega Antonio – è stato bello vedere come loro, di religione musulmana, siano riusciti a superare la ritrosia iniziale nel  toccarsi tra uomini e donne, si siano presi per mano e lanciati nel ballo».
SHOPPING BAG. Un altro progetto che l’associazione Yoda ha portato nei campi profughi  Saharawi è “acqua in borsa”. Per ricordare la vittoria del referendum  italiano sull’acqua bene comune, le bandiere usate durante la compagna referendaria sono state date e trasformate da un gruppo di sarte del posto in shopping bag,  attualmente in distribuzione in Italia, a Bologna e Ferrara. I soldi ricavati dalla vendita delle borse saranno utilizzati per sostenere la causa saharawi, quella di un popolo in esilio dal 1975, anno in cui inizia a sopravvivere nei campi profughi, tra le tendopoli nel deserto di Tindouf, a causa dell’occupazione del territorio da parte del Marocco. «La speranza di poter tornare presto a casa – dice Antonio – è ciò che si percepisce parlando con queste persone, la cui causa è lontana dagli interessi dei “potenti”. Pensavamo di lasciare qualcosa a loro, ma in realtà sono loro che hanno lasciato molto a noi».  I volontari sono rientrati in Italia solo da pochi giorni, ma Antonio vorrebbe già ripartire: « E’ stato difficile staccarsi. I loro sguardi, i loro sorrisi, i volti, li porto con me insieme ai colori dei tramonti del Sahara. Un richiamo forte che mi spingerebbe a salire sul primo aereo».
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.gruppoyoda.org/ (VOLONTARIATO: il sito dell’associazione che si occupa di campi di volontariato in Sahara)

di Emiliana Avellino

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti

medolla 5 mesi fa

Le competenze dei volontari: a Roma la presentazione della ricerca Forum Terzo Settore-Caritas

Gravetti 5 mesi fa

«A sostegno di chi è fragile»: le attività della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova di Torre del Greco

Gravetti 6 mesi fa

“Canzoni al vento”: a San Giorgio a Cremano i ragazzi si scoprono cantautori

medolla 7 mesi fa

L’associazione Oratorio ANSPI San Francesco Caracciolo cerca volontari

Dall'autore

Gravetti 5 ore fa

Villa Floridiana ospita la seconda edizione del Floridiana Zen Festival

Gravetti 5 ore fa

Cinghiali fuori controllo nel Salernitano

Gravetti 5 ore fa

DRUG ITALIA CORRE PER LA RICERCA: AL VIA LA RACCOLTA FONDI

Gravetti 9 ore fa

Marigliano, “AbilMente all’aria aperta”: programma per l’inclusione degli under 18 con disabilità

Agenda

medolla 1 giorno fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 1 giorno fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 4 giorni fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

medolla 6 giorni fa

L’Agenda 2030 raccontata, con opere d’arte urbana, sui muri di New York

Salta al contenuto