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Bando per progetti sperimentali, i dubbi di Patriarca (Cnv)

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di Francesca Damiano
ROMA. Solo sette giorni per presentare i progetti per i il bando 266 ed è subito polemica. La notizia, infatti, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 282) lunedì scorso. Ma il bando scade già l’11 dicembre 2012: dal 3 dicembre e fino alla mezzanotte del giorno 11 sono a disposizione solamente sette giorni lavorativi per presentare i progetti sperimentali e innovativi di volontariato che il bando finanzia. Un arco temporale che è apparso troppo breve a molte organizzazioni di volontariato, che puntano il dito anche contro il mancato coinvolgimento dell’Osservatorio nazionale del volontariato, l’organo giuridicamente ricostituito dopo la conferenza nazionale dell’Aquila ma del quale mancano ancora i componenti perché da allora non sono ancora stati nominati.
LE DICHIARAZIONI – “Non solo non c’è stato il coinvolgimento del volontariato, ma anche la legittimità di questo bando è da mettere in discussione” afferma  Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato, che ha subito mostrato i suoi dubbi al momento dell’uscita del bando “superveloce” previsto dalla legge 266 e che destinerà 2 milioni di euro al volontariato italiano per progetti. “Non è stato coinvolto l’Osservatorio, che avrebbe il compito di approvare progetti sperimentali elaborati, in collaborazione con gli enti locali – aggiunge Patriarca – e il tempo a per partecipare è davvero pochissimo: basti considerare che tra la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta solo lunedì 3 dicembre, e i giorni festivi del ponte dell’Immacolata, risulterà quasi impossibile per un’associazione di volontariato elaborare un progetto che meriti un finanziamento pubblico”. Il Centro nazionale per il volontariato, dunque, chiede più trasparenza e dialogo al Governo. “Si tratta di strumenti utili che coinvolgono risorse preziose, in particolare per i tempi che viviamo – conclude il presidente del Cnv – è legittimo, quindi, chiedere alle istituzioni maggiore coinvolgimento per il volontariato affinché il bando possa essere accessibile a tutte le organizzazioni che hanno diritto di partecipare”.

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